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Aesthetic Franco, le origini “abusive”. Maria: “Si compiaceva del risultato ma ero un mostro”

4 Maggio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
4 Maggio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Torniamo ad occuparci dell’allegro chirurgo, Aesthetic Franco. La denuncia di Nicolas ha dato il via alla nostra inchiesta giornalistica. Ogni giorno scopriamo nuovi particolari inquietanti sull’attività del medico con laurea romena e chissà quali specializzazioni. Decine di persone rovinate, in alcuni casi per sempre, da Antonio Francesco Franco, il chirurgo plastico “autodidatta” al quale si sono rivolte dopo aver visto le sue storie su Instagram. Il nostro viaggio alla scoperta del mondo di Aesthetic Franco, ci ha portato in Campania. Abbiamo incontrato Daniela che nel 2022, in un periodo delicato della sua vita, ha deciso di affidarsi al dottor Franco per sottoporsi a trattamenti di chirurgia estetica. L’abbiamo intervistata e in lacrime, ma anche con una forza di volontà impeccabile, ci ha raccontato il suo dramma. Da quel momento la sua vita è cambiata per sempre e ha dovuto frequentare per un anno e mezzo uno psichiatra. Nonostante i segni che Franco le ha lasciato sul corpo, nel periodo in cui usava le donne come cavie, ha lottato e tante donne sono riuscite a non cadere nelle braccia del chirurgo grazie a lei.

Da San Giorgio a Cremano ci siamo spostati a Caserta, per visitare la clinica Iatropolis dove l’allegro chirurgo ha effettuato diversi interventi dopo aver affittato alcune sale. Abbiamo intervistato il direttore sanitario e il responsabile amministrativo della struttura. Poi vi abbiamo raccontato la storia di Donatella. La sorella di Daniela ci ha raccontato la sua disavventura pericolosa, tanto da arrivare a rischiare di morire. Poi è stato il turno di Stefania, di Cristina, di Mariachiara, di Michela, di Giovanna, di Teresa, di Luana, di Angela, di Rosa, di Anna e di Ilaria, anche loro vittime dell’allegro chirurgo. Ci siamo poi recati anche all’esterno del nuovo super centro aperto a Trani a caccia di risposte, prima di intervistare il prof. Giudice, primario del reparto di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico di Bari, membro del Consiglio direttivo nazionale del Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica ricostruttiva) e vicepresidente nazionale dell’associazione che raggruppa i professori di chirurgia plastica ed estetica, e il dott. Francesco Castellaneta per fare chiarezza sui rischi della chirurgia estetica e sui pericoli che i pazienti possono ritrovarsi ad affrontare se trattati da “allegri chirurghi” come Aesthetic Franco. Abbiamo anche fatto un passo indietro per andare alla ricerca delle sue origini e ci siamo recati in via Pizzoli al civico 55 dove si trova un locale di proprietà dell’Arca Puglia. Qui il nostro amato chirurgo ha iniziato ad esercitare tra botox e filler, in maniera ovviamente abusiva. Il locale era stato preso per un periodo di 15 anni dalla mamma Haiducii.

Abbiamo anche parlato della moglie Catalina che ha operato senza essere iscritta all’Ordine dei Medici, un fatto davvero gravissimo. Come sempre non solo denunciamo quello che non va, ma cerchiamo anche di trovare delle soluzioni. Così abbiamo stretto un accordo con Pasquale Bacco e Dike Medicina che si sono fatti avanti per aiutare le sue vittime, offrendo visita e perizia da parte di un medico legale alla cifra di 100 euro più Iva. Abbiamo anche intervistato le avvocatesse Carbone e D’Onofrio che stanno assistendo alcune vittime di Aesthetic Franco. Una chiacchierata molto importante per fare chiarezza sulle vicende giudiziarie in cui sono coinvolti l’allegro chirurgo e le strutture dove sono stati effettuati i vari interventi che hanno rovinato decine di pazienti.

La nostra inchiesta non si ferma e va avanti, dopo aver ribadito che quella con Aesthetic Franco non è assolutamente una questione personale e un’ossessione per noi. Non lo è mai stata e non lo è diventata neppure dopo l’incredibile video in cui ci ha accusato di avergli chiesto dei soldi per “sotterrare” il caso. Noi stiamo dando voce alla marea di pazienti rovinati dalle sue mani. C’è chi ci accusa di fare tutto per visualizzazioni, ma noi siamo fieri della nostra inchiesta e fino all’ultima possibilità cercheremo di denunciare tutto con l’obiettivo unico di fermarlo. Stiamo salvando decine di donne, questo per noi è già una ricompensa gigantesca. Dopo il blitz nella clinica estetica albanese, vi abbiamo parlato anche della clinica Reho di Monopoli. Nella prima puntata vi abbiamo introdotto una persona che ci ha raccontato una serie di aneddoti e retroscena sulla struttura. Abbiamo ripercorso le varie tappe, fino al tragico evento del decesso della influencer biscegliese 37enne Alessia Ferrante prima di un intervento di liposuzione. Per la sua morte è a processo proprio il dottor Francesco Reho, il chirurgo plastico che eseguì l’intervento, con l’accusa di omicidio colposo. Un evento spartiacque per la clinica che, dopo 10 giorni di chiusura, è tornata comunque operativa. Questo è il momento in cui arriva Antonio Francesco Franco, il “pagliaccio del circo” come venne ribattezzato. La fonte ci ha poi raccontato del suo arrivo in clinica e delle operazioni a raffica con anestesie locali, confermando di fatto tutto quello che ci è stato raccontato dalle vittime e il ruolo attivo di altri protagonisti già citati nella nostra inchiesta. Il gruppo iniziale poi si sfalda, l’ex compagna lascia il chirurgo e c’è un nuovo ingresso: la “segretaria”. Il compito era quello di prendere e accompagnare i pazienti, ma Mariangela, questo il suo nome, spesso era anche presente nella sala operatoria e veniva spacciata come infermiera senza alcun titolo. Secondo quello che abbiamo scoperto Gingilla è stata la colf dell’ex compagna di Franco. Il testimone ci parla poi della chiusura della clinica Reho e della fine del rapporto con Aesthetic Franco.

Vi abbiamo raccontato di come anche l’OMCeO, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bari, abbia acceso i riflettori sulla vicenda aprendo un procedimento disciplinare. Ci siamo recati nella loro sede per consegnare la chiavetta dove sono caricati tutti i nostri servizi, quelli pubblicati sui nostri canali social e alcuni inediti. L’Ordine vuole andare fino in fondo alla questione e, tramite una pec, ci ha chiesto i video. Non abbiamo esitato un attimo e ci siamo fatti trovare pronti. Dopo la testimonianza shock di una sua conoscente, finalmente c’è stato il primo face to face tra Antonio e Aesthetic Franco. Il dottore non ha risposto a nessuna domanda, si è rifugiato con il suo avvocato nella macchina e ha chiamato la Polizia, promettendo anche una denuncia. Abbiamo pubblicato l’intervista esclusiva a Erica De Donno, una delle ex compagne di Franco, nel suo caso anche ex dipendente. La donna, una farmacista, è finita nell’occhio del ciclone per aver vissuto la scalata di Aesthetic Franco, appoggiandolo fino al punto da mettersi in pericolo, decidendo di farsi operare da lui. Ci siamo occupati anche della Silf, la Società internazionale liposcultura Franco. La situazione è sfuggita di mano e il delirio di onnipotenza di Aesthetic Franco ha superato ogni limite. Il “chirurgo” ha infatti ha dato vita anche ad un Master di liposcultura ad Alta Definizione (HDF) con tre pass da 395, 495 e 595 euro. Anche Le Iene sono sulle sue tracce da diverso tempo: la iena Alice è riuscita anche ad intervistarlo, dopo aver architettato una trappola. In tanti ci avete scritto. Il fatto che non abbiano citato il nostro operato non ci tocca minimamente, siamo ben consapevoli dell’inchiesta condotta e delle modalità scelte. Presto andrà in onda un nuovo servizio e ci auguriamo sia leggermente più tosto rispetto al primo.

Torniamo ad occuparci delle origini di Aesthetic Franco con la testimonianza di Maria, una delle primissime pazienti o meglio cavie che si sono recate nello studio abusivo dell’allegro chirurgo situato in via Pizzoli. Ci racconta del filler e delle complicanze post intervento, dell’allestimento della stanza, del pagamento e di tanto altro. Un “modus operandi” che poi Aesthetic Franco ha fatto suo nel corso della sua “carriera”.