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Bari, minacce al professore dopo la bocciatura del figlio. Mamma fuori controllo: “Non sapete cosa vi aspetta”

26 Giugno 2024
– Autore: Raffaele Caruso
26 Giugno 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Insultato e minacciato dalla mamma di uno studente dopo aver comunicato alla famiglia, in qualità di coordinatore di classe, la bocciatura del ragazzo. Vittima un professore barese, a denunciare l’episodio è Snals/Confsal Puglia, a pochi giorni dalla del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 18 giugno scorso con l’associazione Gens Nova per contrastare il fenomeno dilagante della violenza fisica e verbale contro il personale della scuola da parte di studenti e genitori.

“Ad una settimana dalla firma del Protocollo abbiamo già ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un docente. Non mi stupisce – le parole di Vito Masciale, segretario regionale del sindacato -. So quanto fosse urgente predisporre uno strumento per affrontare gli episodi che, purtroppo, si verificano sul territorio. La Puglia è una delle regioni più colpite”.

L’episodio si è verificato 14 giugno scorso nel liceo scientifico di un comune del Nord Barese. Il docente di matematica e fisica, coordinatore di una prima classe, convoca telefonicamente i genitori di un alunno per comunicazioni importanti. È consuetudine, infatti, informare di una bocciatura prima che i risultati dello scrutinio di fine anno siano pubblicati sul registro elettronico e questo compito ingrato, sempre per consuetudine, spetta al coordinatore. Al colloquio si presenta il padre dell’alunno, che sembra incassare il colpo. Dopo dieci minuti, però, irrompe la madre, con il figlio al seguito, e inizia ad insultare il docente e la scuola stessa. “Professore di xxx”, “scuola di xxx”, “Non finisce qui, non sapete cosa vi aspetta”. Queste sono solo alcune delle frasi usate per intimorire e insultare il docente davanti ad una decina di testimoni.

“In mattinata sono stato contattato dal professore, minacciato davanti a colleghi e genitori, ed ho fornito consulenza tecnico professionale per capire se ci fossero gli estremi per una querela. In questo caso ci sono tutti e oggi sarà sporta denuncia. Il Protocollo produce ottimi risultati”, ha detto l’avvocato Antonio Maria La Scala, che per Gens Nova si occupa della tutela legale del personale della scuola che dovesse essere vittima di aggressioni. La vittima ha 90 giorni per sporgere denuncia.