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Sparatoria al Bahia di Molfetta, muore la 19enne Antonella Lopez. Il titolare: “Un gruppo ha scatenato l’inferno”

22 Settembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
22 Settembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

È Antonella Lopez la 19enne deceduta dopo essere rimasta coinvolta nella notte in una sparatoria consumata davanti al Bahia Beach di Molfetta. La ragazza era originaria del quartiere San Girolamo di Bari, un colpo le è passato sotto la clavicola colpendola alla giugulare. Ci sono altri tre feriti, tutti giovani. Sono stati trasportati al Pronto soccorso del Policlinico di Bari dove sono piantonati dai carabinieri. Le loro condizioni non sarebbero gravi. I medici stanno verificando la necessità di disporre il ricovero in altri reparti.

“È stato un attimo. Erano le 2:45, verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale”, le parole di Nicola Spadavecchia, titolare del locale della litoranea di Molfetta dove è avvenuta la rissa.

“Io non ero in pista, ero nel mio ufficio – continua l’imprenditore – questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l’inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne”. Sul posto sono ancora in corso indagini e rilievi dei carabinieri che sono coordinati dalla Dda di Bari e “non so ancora se mi sequestrano il locale”, aggiunge Spadavecchia. “Siamo vicino alla famiglia della giovane donna rimasta uccisa ma anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi”, conclude. Il locale, tra Molfetta e Giovinazzo, è considerato un locale tranquillo, anche per la presenza di una pizzeria nelle vicinanze frequentato da adulti e famiglie.

Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Bari per il presunto coinvolgimento di esponenti di un clan mafioso. “Quanto è accaduto, questa notte a Molfetta, all’esterno del Lido Baiha, con una maxi rissa sfociata in una sparatoria, ci rattrista e ci preoccupa. Non si può morire a 20 anni e non si può morire così al di là delle motivazioni che sono a monte della vicenda. Tutte ingiustificabili. Tutte deprecabili. Siamo vicini al dolore che ha colpito gli affetti della giovane – le parole del sindaco Minervini -. Confido nella prontezza e nella capacità investigativa degli inquirenti per la ricostruzione della dinamica degli avvenimenti e l’individuazione dei responsabili. Soprattutto abbiamo necessità di sapere perché proprio qui”.