È pronta la macchina umanitaria per ospitare i profughi ucraini, in fuga dalla guerra. Bari ha messo a punto un programma per fornire assistenza a bambini e famiglie con spazi educativi, sostegno psicologico, mediazione linguistica e monitoraggio sanitario. Per quest’ultimo l’Asl sarà incaricata di effettuare tamponi ed eventuali vaccini. Il Comune di Bari sta già lavorando anche per ampliare i posti per minori non accompagnati. Al momento solo una donna con un bambino è arrivata a Bari ed è stata ospitata dai familiari.
Per l’accoglienza si sono mobilitate anche associazioni e comunità parrocchiali. La diocesi di Bari-Bitonto ha dato la disponibilità ad accogliere 130 profughi ucraini, come rende noto la Caritas diocesana. L’accoglienza avverrà da parte di parrocchie, istituti religiosi e privati da utilizzare nel momento in cui i posti nei Cas e nei Sai siano esauriti. “La Caritas diocesana – sottolinea don Vito Piccinonna – sta seguendo con attenzione quanto sta interessando i nostri fratelli e sorelle ucraini anche attraverso i canali regionali, nazionali e internazionali e conferma il proprio impegno a collaborare coralmente al fine di mettere in atto azioni coordinate “.
Nel Comune di Molfetta sono arrivate tre donne e due bambini. Ad accoglierli nell’aeroporto di Bari-Palese l’assessore ai servizi sociali, Gianna Sgherza e gli operatori del Pronto intervento sociale con gli operatori Metropolis. Prima di essere in una struttura, saranno sottoposti a controlli sanitari.