Francesco Ferraro, direttore generale dell’Arif, l’agenzia regionale per le attività Irrigue e Forestali, ha affidato un incarico legale da quasi 5mila euro a due avvocati esterni baresi nonostante la presenza di 10 interni (solo qualche settimana fa la sottoscrizione di ben 9 avvocati interni a tempo determinato) e dell’organico dell’Avvocatura regionale.
Una vicenda che non è passata inosservata e che è stata segnalata all’Anticorruzione della Regione e alla procura regionale della Corte dei Conti. Ferraro ha infatti incaricato i legali Cataldo e Pierluigi Balducci di difendere l’Arif in un ricorso davanti al Tar Puglia che riguarda un concorso per assunzioni a tempo pieno indeterminato.
“L’individuazione del professionista legale è stata effettuata attingendo all’Albo dei professionisti-sezione avvocati di Arif in applicazione del criterio della continuità difensiva determinato dall’avere patrocinato in favore dell’agenzia davanti agli organi amministrativi giudiziari sia di primo che di secondo grado, altri giudizi riguardanti la stessa materia, nonché mediante richiesta di apposito preventivo-offerta (da 4,7mila euro), indirizzata agli avvocati Cataldo Balducci e Pierluigi Balducci”, si legge nella delibera.
“Stiamo parlando di un ricorso che mira a far crollare 12 anni di lavoro per stabilizzare tutti i 110 lavoratori ex Sma nell’organico Arif – le parole di Ferraro riportate da La Repubblica -. Un percorso complicato da una serie di ostacoli giudiziari che si sono presentati in questi anni, che hanno portato a dei giudizi. Queste vicende giudiziarie per conto dell’Arif sono sempre state seguite dagli avvocati Balducci ben prima che io diventassi direttore generale nel settembre del 2020. Ho sentito la necessità di riaffidare tutto a questi due legali perché conoscevano l’iter. Ci tengo a precisare che pochi mesi dopo il mio insediamento ho fatto i bandi per costituire l’avvocatura interna, riducendo gli incarichi legali esterni di almeno il 70%. Questo è l’unico incarico legale esterno che ho affidato. Mi assumo le responsabilità delle mie azioni”.