“Ancora una volta, apprendiamo dalla stampa e dal rincorrersi di notizie allarmanti sui vari social network, di una decisione recente da parte dell’Assessorato riguardante l’assunzione dei vincitori del concorso unico regionale degli infermieri (nota del 13/03/2022 prot.2030), con la quale si dà disposizione alle Aziende Sanitarie della regione di procedere alle assunzioni con modalità tali da suscitare non pochi dubbi e preoccupazioni nella platea degli infermieri interessati.
L’emergenza COVID, dalla quale (è bene ricordare) non siamo ancora usciti, ha richiesto misure urgenti e rapide da parte del Dipartimento Salute e delle aziende che, se da una parte hanno consentito di fronteggiare l’emergenza, dall’altra hanno impattato pesantemente sulla vita dei professionisti sanitari chiamati a fronteggiarla”.
È quanto scritto in una nota da Francesco Balducci, coordinatore regionale Nursind Puglia, inviata all’assessore alla Sanità Rocco Palese, al direttore del Dipartimento della Salute Vito Montanaro e al presidente della Regione, Michele Emiliano.
“A tal proposito si rammenta che, per rispondere alla chiamata urgente delle aziende sanitarie e confidando nel buon esito del concorso, molti infermieri si sono dimessi da contratti a tempo indeterminato ed oggi potrebbero trovarsi nella spiacevole condizione di rimanere senza un impiego – si legge -. Inoltre, con apposito bando la ASL Bari ha avviato una procedura di mobilità regionale ed extra regionale per 566 infermieri, per la quale vi è già una graduatoria approvata e mai utilizzata. Tutto questo ha creato attese e stati d’animo tali da innescare una inutile quanto ingiusta guerra tra poveri. Il Nursind in più occasioni ha lamentato la carenza delle dotazioni organiche infermieristiche della Puglia rispetto agli standard di altre regioni con popolazione simile. Infatti, confrontando i dati sulla consistenza delle dotazioni organiche infermieristiche che il Ministero della Salute pubblica annualmente, per la Puglia emerge una carenza compresa tra 5000 e 11000 infermieri rispetto a regioni come il Piemonte, la Toscana e l’Emilia Romagna”.
“L’aumento della dotazione organica infermieristica (e non solo), mediante decisioni urgenti e adeguate da parte della Giunta Regionale, può risolvere in un sol colpo:
• sia la problematica innescata dalla gestione della graduatoria del concorso durante le fasi acute della pandemia,
• sia la problematica attualmente dimenticata delle procedure di mobilità previste dall’art. 30 del D.Lgs 165 del 2001 e s.m.i. (vedasi personale in posizione di comando e della graduatoria di cui al bando per 566 posti della ASL Bari)
• sia la stabilizzazione dei tempi determinati aventi diritto.
Inoltre, è il caso di considerare anche i seguenti fatti:
• le aziende sanitarie hanno proceduto alla stipula di contratti a tempo determinato di differente di durata;
• con l’approssimarsi del periodo estivo, è necessario predisporre il piano delle ferie per il personale in servizio (abbiamo notizia di dipendenti con ferie arretrate di 250 giorni)
Per quanto sopra, al fine di consentire il superamento delle attuali criticità, la scrivente chiede ancora una volta e con forza, l’adozione delle seguenti misure urgenti:
1. La modifica degli attuali fabbisogni organici delle aziende sanitarie della Puglia, adeguandoli alle reali necessità e allineandoli agli standard delle altre regioni, anche implementando, finalmente, le figure dell’infermiere di famiglia e di comunità e dell’infermiere scolastico;
2. L’immediato avvio delle procedure di assunzione dalla graduatoria del concorso dei vincitori prima e degli idonei subito dopo;
3. La proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza e non ancora rinnovati, fino alla concorrenza dei 36 mesi per il personale in attesa dello scorrimento della graduatoria e/o delle procedure di stabilizzazione;
4. Il perfezionamento delle procedure di mobilità previste dalla normativa e già avviate.
Tanto con sincero spirito di collaborazione e in un’ottica di costruttive relazioni sindacali, dichiarando sin d’ora la piena disponibilità ad un proficuo confronto”, conclude Balducci.