La Procura della Repubblica di Trani ha chiesto 4 condanne tra i 4 anni e i 18 mesi di reclusione e una assoluzione nel processo riguardante la morte di Paolo Palmieri, il bimbo di 5 anni morto per annegamento in una piscina di un centro sportivo di Terlizzi.
I fatti risalgono al luglio del 2017 e secondo quanto appreso pare che il centro sportivo sia stato adibito abusivamente a struttura ricettiva.
La pena più alta a Giovanni Chiarolla e Grazia Chiapperino, la coppia proprietaria della struttura, e anche alla figlia Antonella, legale rappresentante. I tre sono imputati a vario titolo per omicidio colposo e violazioni edilizie. Sono anche accusati di non aver garantito un bagnino, di aver realizzato una piscina senza autorizzazione e neanche un locale per il primo soccorso. Un anno e sei mesi di reclusione per l’ingegnere Francesco De Nicolo, l’incaricato dei presunti lavori abusivi.
Chiesta l’assoluzione per il fratello della vittima per omessa vigilanza. Al processo sono parti civili i genitori, il fratello e il nonno del bambino. Il 5 aprile si terranno le discussione delle difese e le sentenza.