Torniamo a parlare di Amtab, l’azienda municipalizzata del trasporto barese, su cui ci sono tante ombre. Una di queste riguarda le consulenze legali. Ne abbiamo parlato insieme ai consiglieri Giannuzzi e Anaclerio, con cui avevamo discusso anche delle promozioni senza gara.
“Nel momento in cui si dà un incarico a un consulente esterno, questo deve firmare una convenzione, come scritto nella delibera del 2017 del Consiglio di Amministrazione. Il consulente quindi sa che nel suo compenso deve applicare una tariffa decisa dal Consiglio di Amministrazione, in cui deve essere applicato il 20% di sconto. Il consulente esterno che non vuole accettare queste condizioni non potrebbe prestare servizio”.
L’uso del condizionale è d’obbligo perché i consiglieri comunali hanno trovato delle carte che attestano il contrario. “Tutto ciò che diciamo è verificabile online e, nonostante Amtab non pubblichi molti atti, questi ci sono. Abbiamo dunque controllato e facendo fare i conti da un esperto abbiamo scoperto che molte volte si ripete il nome di un legale al quale non è stato applicato il tariffario minimo, ma le parcelle si aggirano intorno ai 10mila euro, per consulenze che ad altri sono state pagate molto meno”.
“Questa è un’azienda che gestisce i soldi pubblici, ma si comporta da privata. Una cosa che non va bene. Con questi soldi si potevano dare i premi produzione. Abbiamo chiesto chiarimenti all’azienda, ma ad oggi, dopo 30 giorni, non è stata inviata alcuna risposta”. Noi come sempre ci rivolgiamo al presidente Vulcano affinché possa dare le giuste spiegazioni in merito ai tanti problemi di Amtab.