Ci aveva stupito la vicenda delle Ferrovie Apulo Lucane e della selezione pubblica a tempo indeterminato del nuovo direttore generale che aveva visto un solo ammesso alla prova orale: il direttore generale, e per qualche tempo contemporaneamente anche presidente Matteo Colamussi. La vicenda aveva scatenato le proteste dei sindacati ORSA e USB.
Lo stupore suscitato dalle Ferrovie Apulo Lucane è ben poca cosa di fronte alle vicende accadute nella nostra “azienda di famiglia”, la Ferrovia Circumetnea di Catania, dove da oltre 20 anni un direttore è per sempre.
Abbiamo parlato negli articoli precedenti della nomina a Direttore di Esercizio dell’Ing. Sebastiano Gentile e della circostanza che la stessa sia avvenuta senza concorso pubblico e senza che lo stesso fosse in possesso dei requisiti di legge, stabiliti dal DPR 753/80 e dal Decreto Ministeriale.15 marzo 1993, recante “Disposizioni riguardanti l’idoneità tecnico-professionale, fisica e morale dei direttori di esercizio dei servizi di pubblico trasporto terrestre e dei loro sostituti”. L’assunzione nella qualità di dirigente (senza concorso) dell’ing. Sebastiano Gentile venne comunicata con ordine di servizio n. 53 del 20 dicembre 1997, che conteneva la delibera n. 629 della Ferrovia Circumetnea.
Con essa contestualmente alla nomina si affidavano all’ing. Gentile “le funzioni di Direttore di Esercizio, con le attribuzioni di cui all’art. 91 2° comma del DPR 753/80”. A leggere la delibera n. 629/1997, per l’assunzione è stato sufficiente un “parere espresso dal coordinamento del progetto Ferrovie G.C.G. (Gestioni Commissariali Governative)” e sentire “la Direzione Centrale II della M.C.T.C.”.
I requisiti per la nomina a Direttore di Esercizio sono contenuti nel D.M. 15 marzo 1993 recante “D.M. 15 marzo 1993 recante “Disposizioni riguardanti l’idoneità tecnico-professionale, fisica e morale dei direttori di esercizio dei servizi di pubblico trasporto terrestre e dei loro sostituti”. L’articolo del D.M 15 marzo 1993 impone , tra i requisiti tecnico professionali “ esperienza specifica con mansioni direttive nel settore dei trasporti ad impianti fissi di cui all’art. 1 del presente decreto maturata presso un’azienda esercente o presso la M.C.T.C., per un periodo non inferiore al seguente numero di anni: anni tre per le categorie III e IV; anni cinque per le categorie I e II”.
Non si conoscono requisiti simili in capo all’Ing. Gentile, tutt’ora Direttore di Esercizio a distanza di quasi un quarto di secolo.
Non è servito a fare chiarezza sulla questione il parere rilasciato dall’Avvocatura Generale di Roma che interessata della questione, dissentendo, peraltro, della singolare posizione espressa dalla funzione pubblica sulla necessità di ricorso alla procedura concorsuale, che oggi relativamente alla Ferrovia Circumetnea è stata definitivamente conclamata dalle sentenze del Consiglio Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia nn. 115/2019, 133/2019, 134/2019 ha suggerito “preferibile accertare preliminarmente, mediante una adeguata istruttoria, la carenza dei requisiti richiesti dal DM 15 marzo 1993, con particolare riferimento a quelli tecnico-professionali ed all’assenso o nulla osta tecnico ai fini della sicurezza (art. 3 e 4), che devono considerarsi prescritti non solo al momento della nomina come direttore di esercizio, ma anche per tutta la durata dell’espletamento delle relative funzioni. Ove dovesse, in effetti, riscontrarsi la carenza di tali requisiti, codesta gestione non potrà che risolvere il rapporto per gravi motivi connessi, fra l’altro, alla funzionalità ed alla sicurezza ferroviaria”.
È legittimo a questo punto chiedersi qual è stato il ruolo svolto dal Ministero dei Trasporti in questa vicenda e se siano stati assicurati negli anni gli standard di sicurezza ferroviaria? Perché non è stato licenziato e/o rimosso? Tutto come sempre tace…. Ma nella nostra “azienda di famiglia” i fatti non sono mai isolati.
Ancora più emblematica la storia dell’attuale direttore generale della Ferrovia Circumetnea, Ing. Fiore. Lo stesso ha seguito una crescita professionale senza pari, riuscendo a scalare le vette aziendali partendo dalla posizione di lavoratore temporaneo e straordinario. L’ing. Fiore fu assunto fra il personale avventizio con decorrenza 20 marzo 2000 (ods 44/2000 del 21/03/2000)
Lo stesso fu beneficiato di una trasformazione del rapporto di lavoro e conseguente assunzione di ruolo in prova, con decorrenza 1 ottobre 2001, con la qualifica di collaboratore di ufficio (ods 57/2001 del 25/09/2001). Ancora una volta un’assunzione diretta, senza l’osservanza del rispetto della procedura concorsuale pubblica, come imposto dalla natura di pubblica amministrazione della Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea. Ma non finisce qui.
Dopo appena 26 giorni dalla assunzione in prova a tempo indeterminato, l’ing, Fiore può beneficiare di un concorso interno per la copertura di un posto di capo ufficio, bandito con ordine di servizio n. 85/2001 del 26 ottobre 2001, di cui risulterà primo classificato (ordine di servizio n. 18/2002). A soli cinque mesi dalla sua assunzione senza concorso l’ing. Fiore diventa capo ufficio pianificazione e sviluppo della FCE con decorrenza 1 marzo 2022 (ods 20/2002 del 13/02/2002).
Senza tralasciare la circostanza che nel mese di dicembre 2001, l’Ing. Gentile riconosce al nostro Fiore e ad altri la retrodatazione sul piano giuridico della nomina sommando i periodi di avventizio e quello di ruolo. Assurdo senza alcun ricorso!!! (ods 108/2001 del 18/12/2001).
Solo un caso che gli ordini di servizio richiamati siano tutti a firma del Direttore di esercizio, Ing. Sebastiano Gentile. Ma non finisce ancora qui. Il nostro protagonista diventa dirigente tecnico della FCE dal 1 novembre 2002, per le sopravvenute dimissioni all’incarico dell’Ing. Inturri, (ordini di servizio n. 80 e 93/2002) e scorrimento della graduatoria. Purtroppo per lui, l’ing. Fiore dovrà aspettare 15 anni per compiere l’ultimo e definitivo balzo. Ma ce la farà.
In data 16 giugno 2017, a firma del nostro Ingegnere Virginio Di Giambattista la FCE avvia l’espletamento “di procedura pubblica per l’assunzione di un dirigente a tempo indeterminato per il conferimento dell’incarico di “DIRETTORE GENERALE” della Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea”, mentre è ancora in carica l’ing. Alessandro di Graziano il cui contratto andrà in scadenza il 02.03.2018.
La scelta della Gestione devia da una lunga tradizione per la quale alla Circumetnea la figura di direttore generale era prevista con assunzione con contratto a tempo determinato. Così era stato per i predecessori di Fiore, quali Giuseppe Fusco, Sergio Festa, Vincenzo Garozzo, Filippo Orlando e Alessandro Di Graziano. La procedura concorsuale vede solo due partecipanti ed ambedue interni: l’eterno Ing. Gentile e il nostro Ing. Fiore. L’ing. Gentile secondo nella valutazione titoli non prenderà parte alla prova orale, lasciando campo libero all’Ing. Fiore che conquisterà l’ambita carica senza essere contrastato da nessuno (nota n 13299 dl 28/11/2017 e nota 14289 del 21/12/2017). La graduatoria finale di merito (nota 1165 del 29/01/2018) è stata pubblicata sulla GURI serie speciale concorsi n. 8 del 26/01/2018. La nomina verrà conferita all’Ing. Fiore con decorrenza 03 marzo 2018 (ods 18/2018 del 01/03/2018).
Scorrendo il bando di concorso sono degni di nota i criteri di attribuzione dei titoli di servizio e professionali, che nella quasi totalità sono tutti attinenti ad esperienze ed argomenti nel settore del trasporto pubblico locale e delle infrastrutture ferroviarie, settore di attività della FCE. È legittimo chiedere se tutti i titoli di servizio e professionali, o buona parte di essi, siano stati maturati dal vincitore nell’ambito della sua esperienza ventennale alla Circumetnea? Ed ancora, chi ha redatto il bando di concorso conosceva i titoli posseduti dal vincitore? Inoltre, perché è stato posto il limite di età di 60 anni e non quella costituente limite per il collocamento a riposo (limite ordinamentale per la PA) ai concorrenti?
In caso positivo non sarebbe difficile sospettare di un “bando fotografia”, valutazione grave, in un’azienda di famiglia che da anni ha un budget di centinaia e centinaia di milioni di euro per gli appalti relativi all’ammodernamento (alias metropolitana di Catania) della Ferrovia Circumetnea di Catania, dove il Direttore Generale per sempre ha rivestito nel tempo molteplici ed importanti cariche. Possiamo chiedere ancora come sia stato possibile il silenzio e l’inerzia della Procura e della Corte dei Conti di fronte a tali fatti? Alla prossima…. ne racconteremo delle belle in materia di organici, concorsi e appalti….