La Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione per un medico e operatore del 118, indagati per l’omicidio colposo della 68enne Maria Grazia Gentile. La donna morì per strada a Noci il 7 novembre del 2020 a causa di un malore e i familiari denunciarono ritardi nei soccorsi con l’ambulanza che arrivò sul posto dopo oltre 50 minuti.
“Si è trattata di una morte improvvisa, sono un intervento fortuitamente istantaneo” avrebbe potuto salvarle la vita. Per la Procura, nonostante il comportamento “omissivo e negligente” degli indagati, “l’esecuzione di procedure di rianimazione non eseguite non avrebbe cambiato il decorso degli eventi.
Gli accertamenti hanno rilevato che “avrebbero dovuto defibrillare entro 5 minuti per avere una percentuale di sopravvivenza del 50%, percentuale che si riduce del 10% per ogni minuto di ritardo del primo soccorso”. Per questo la Procura ha ritenuto “non ravvisabili profili di responsabilità” perché «non è stata evidenziata una relazione di causa effetto tra il comportamento, sia pure inidoneo, degli indagati e l’evento morte”.