“Per me è il fallimento dei valori che il calcio e lo sport devono trasmettere. Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne che sport. Foggia si dissoci”.
Giulia Elettra Gorietti, compagna di Pietro Iemmello, il giocatore del Catanzaro aggredito ieri nella partita con il Foggia, si sfoga così sui social. Il calciatore, contattato dall’Ansa, ha detto di non essere autorizzato a parlare dalla società, come confermato dal dg Diego Foresti: “Decideremo il da farsi con la proprietà, preferiamo che il giocatore non parli. Chiediamo di rispettarlo perché umanamente molto colpito”.
“Poi ci chiediamo perché il calcio in Uk è più sicuro – scrive ancora Gorietti che è attrice – perché è impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola mimati in diretta tv. Davanti a dei bambini che guardano la loro squadra. Non parlo mai di calcio, ma dopo ieri condanno fortemente il club del Foggia che non sa gestire la sua tifoseria e le partite che avvengono nel proprio stadio. Inutile che si dissocino nelle interviste, lo dimostrino con i fatti”.
La Procura di Foggia sta intanto valutando se aprire un’inchiesta su quanto accaduto ieri allo stadio Zaccheria. L’ipotesi di reato è di “scavalcamento”, prevista dalla normativa sulle manifestazioni sportive.