“Dopo la notizia degli arresti di questa mattina di amministratori e funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Polignano, un brivido freddo mi ha attraversato la schiena (così come sicuramente è successo a tanti altri cittadini), al pensiero di cosa succederà ora alle pratiche di Permesso Di Costruire che giacciono negli uffici comunali da mesi e mesi, e addirittura anni”.
Inizia così la lettera di un cittadino dopo il terremoto scoppiato stamani a Polignano. “Le linee guida governative in materia di rilascio di Permesso di Costruire indicano come tempi 90 giorni dalla presentazione della domanda (180 in casi complessi) – spiega -. Bene negli uffici del comune di Polignano ci sono pratiche ferme da 500 giorni (come nel mio caso), e questo dopo aver atteso anche precedentemente 7 mesi per l’approvazione della paesaggistica (propedeutica al rilascio del permesso). Parliamo di un semplice ampliamento previsto dal piano casa di 20mq circa e una piscina. In più dobbiamo necessariamente lasciare l’attuale abitazione e siamo in seria difficoltà in quanto non sappiamo quando potremo completare i lavori nella casa che stiamo cercando di ristrutturare e rendere vivibile”.
“Inutili sono le sollecitazioni di tecnici e cittadini che si ritrovano spesso a vivere in un limbo, senza sapere perché e quando una risposta arriverà – continua -. Gente con urgenza abitativa, gente che ha pre-accordato mutui con le banche , accordi con costruttori ecc. Nel mio caso specifico ho un mutuo approvato da mesi, con la banca che minaccia di sospendere o annullare l’approvazione, costruttori che minacciano di abbandonare il progetto. Per non parlare dei bonus che si rischiano si perdere. In realtà un danno economico è stato già causato con il bonus mobili che da Gennaio 2022 vede il massimale essere sceso dai 16mila del 2021 ai 10mila del 2022”.
“Questo ritardo causa anche danni alle casse comunali, in quanto ci sono parecchi oneri che il Comune potrebbe incassare a beneficio dei cittadini polignanesi, Invece questi da quello che sembra erano impegnati a fare soldi loro o a cercare di insabbiare prove per gli scandali su cui indagavano già da un anno le forze dell’ordine – conclude -. Cosa succede ora? Praticamente quasi tutti quelli dell’ufficio tecnico, urbanistica sono indagati. Vengono trovati sostituti ? Con quali tempistiche? Non sappiamo se questa notizia è una manna dal cielo o un colpo definitivo alle nostre speranze e al nostro futuro”.