Un trojan nel cellullare del vicesindaco Salvatore Colella ha dato tutti gli elementi necessari alla Guardia di Finanza per procedere con gli arresti che hanno causato un terremoto nel Comune di Polignano. In manette, oltre al vicesindaco, anche il sindaco Domenico Vitto e funzionari e dirigenti del Comune di Polignano. Indagati anche gli imprenditori che facevano affari col Comune.
Stando a quanto appreso dalle intercettazioni registrate proprie grazie al trojan nel cellulare del vicesindaco, secondo quanto scritto da Gazzetta, quest’ultimo discuteva con l’imprenditore Hibro Hibroj per cucire ad arte l’appalto da 900mila euro per il rifacimento del lungomare Domenico Modugno e largo Gelso. Secondo l’accusa sono 9 gli appalti truccati per favorire gli amici imprenditori.
Dalle intercettazioni si è potuto constatare che non era solo Colella a interessarsi degli appalti, ma anche il sindaco Vitto preoccupato che nelle liste dei concorrenti non ci fosse quello dell’amico Hibroj. Una preoccupazione inutile visto che poi quell’appalto è stato vinto dal consorzio Athanor grazie anche all’intervento di un funzionario del Comune, Nicola Cicala, anche lui ai domiciliari, ritenuto ormai asservito al volere di Colella.
Nel frattempo il prefetto di Bari ha commissariato il Comune di Polignano affidando l’incarico a Maria Stefania Fornaro che i compiti di giunta e Consiglio. Il commissariamento durerà fino alle prossime elezioni previste il 12 giugno