Il vicesindaco il “sarto” del comune di Polignano. A muovere il filo della corruzione e degli appalti cuciti ad arte per gli imprenditori amici sarebbe stato proprio il vicesindaco Salvatore Colella, anche per la sua posizione di assessore ai Lavori Pubblici e Verde Pubblico.
Colella, il cui cellulare è stato intercettato grazie a un trojan, avrebbe interceduto con i funzionari e dirigenti comunali affinché venissero pilotate le gare da lui indicate. È il caso dell’accordo quadro per lavori di manutenzione strade interne ed esterne all’abitato per un importo di oltre 57mila euro. Appalto aggiudicato all’impresa locale Edilelettroscavi di Nicola Naracci.
Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, Colella al geometra Pasquale Teofilo, Rup del procedimento, avrebbe suggerito di inserire alcune specifiche finalizzate a limitare l’accesso ad operatori economici “non locali” perché la gara doveva essere aggiudicata a imprese locali di suo gradimento, tra cui quella di Naracci e quella di Hibroj, che avrebbero potuto dargli un supporto nelle competizioni elettorali. In realtà alla gara pubblica erano arrivate 44 manifestazioni di interesse, anche dalla regione Campania.
“La manifestazione d’interesse hanno fatto. San Giuseppe Vesuviano! E te lo dissi a te! Questo è un periodo di merda è! Avremo dieci ditte napoletane” diceva Colella a Raffaele Vito Lassandro, Dirigente responsabile della IV Area Tecnica del Comune di Polignano a Mare. Il problema però sarebbe stato presto risolto con un finto sorteggio. La simulazione prevedeva un sorteggio tra i 44 operatori economici, falsificando il verbale con vincitore del bando la Edilelettroscavi di Naracci. Quest’ultimo però non avrebbe voluto vincere la gara, come si evince dalle intercettazioni. “Non la volevo fare” diceva al vicesindaco. Una cosa presto risolta perché alla fine la gara prevedeva solo “un rattoppo delle strade” come sottolinea Colella.
Questa è solo uno degli appalti cuciti addosso agli imprenditori selezionati dal vicesindaco. Tra quelle truccate anche la gara, da 840mila euro, per la riqualificazione di Largo Gelso e del lungomare Domenico Modugno vinta dal consorzio Athanor Stabile di Hibroj Hibro, noto sostenitore della campagna elettorale del sindaco Domenico Vitto e del vicesindaco Salvatore Colella. In questo caso ad intercedere con irruenza sarebbe stato lo stesso sindaco Vitto, finito ai domiciliari. Dopo aver incontrato di persona l’imprenditore, Vitto si era concordato con Colella affinché nella gara ci fosse Hibroj. Una volta avuta la conferma lo stesso sindaco avrebbe interferito con la gestione della gara intromettendosi nella designazione del presidente di commissione giudicatrice nella persona dell’ingegner pasquale Russo, che avrebbe aggiudicato la gara proprio a Hibroj, attestando la regolarità della documentazione tecnica, nonostante non fosse vero.