“Il 25 aprile è l’anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, la giornata in cui si celebra la Resistenza partigiana antifascista che ha liberato il nostro Paese dall’orrore della guerra, dell’oppressione, dell’ingiustizia e della violenza come strumento e metodo della lotta politica. Non di rado si registrano provocazioni, minacce, intimidazioni e aggressioni – in avvicinamento a questa data – da parte di gruppi di estrema destra nostalgici del ventennio mussoliniano. È quanto accaduto anche quest’anno nei giorni immediatamente precedenti a questo importante anniversario per tutta la comunità nazionale. Nelle scorse ore un aderente all’estrema destra barese è entrato all’interno dello spazio giovanile Zona Franka intimando di non organizzare alcune delle consuete attività portate avanti nel corso dell’anniversario della Liberazione”.
Inizia così il post di denuncia pubblicato sui canali social dall’associazione Zona Franka. “In città la presenza degli aggregati neofascisti si fa ancora sentire, specie negli ambienti più abbandonati dall’attenzione politica e istituzionale, seppur sotto forme diverse a seguito del sequestro di una delle sedi di una nota organizzazione di stampo fascista a seguito dell’aggressione di settembre 2018 – si legge nel post -. A Bari, mentre il prossimo autunno andranno a processo 18 militanti di estrema destra per riorganizzazione del disciolto Partito Fascista, le realtà militanti antifasciste sono ancora oggi bersaglio di questi soggetti fuori dall’arco democratico e costituzionale, così come è già vergognosamente accaduto, in maniera estremamente violenta, qualche mese fa ai danni della sede nazionale della CGIL. È inaccettabile minacciare e intimidire chi vede nella libertà, nell’emancipazione, nel riscatto, nella lotta alle disuguaglianze e nella democrazia la propria bussola politica.
“Non ci faremo intimorire dalle minacce, saremo in piazza – come ogni anno – come Coordinamento Antifascista (ANPI, ARCI, CGIL, LIBERA, LINK, UDS, ZONA FRANKA) per una giornata di dibattito, arte, confronto e memoria contro ogni fascismo di ieri e di oggi – conclude l’associazione -. Alle Istituzioni della Repubblica nate dalla Resistenza e al Sindaco Antonio Decaro chiediamo di prendere posizione su quanto accaduto e a tutte le Istituzioni locali di attivarsi immediatamente, per quanto di loro competenza, per dare una forte risposta alla violenta minaccia neofascista e per impedire a questi soggetti di avere ancora agibilità politica sul territorio minacciando le realtà impegnate sul fronte antifascista. Riteniamo necessario non lasciar passare in silenzio casi come questo che, nel loro ripetersi, rappresentano una grave minaccia all’agibilità politica che dovrebbe essere garantita alle forze antifasciste”.