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Corruzione in Puglia, nel sistema Lerario anche il Kursaal: “Arredi non conformi alla destinazione d’uso”

26 Aprile 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere
26 Aprile 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere

Una gara bandita con superficialità, sovradimensionata, con spazi che avranno una destinazione diversa rispetto a quella ipotizzata. Queste sono le conclusioni fatte da Francesco Plantamura, il dirigente della sezione Economato che ha disposto degli approfondimento sui lavori effettuati nel teatro Kursaal Santa Lucia dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario, in carcere per corruzione dal 23 dicembre.

Dopo l’arresto di Lerario e le perquisizione al suo braccio destro funzionario regionale Antonio Mercurio, sono stati passati al setaccio tutti gli affidamenti diretti eseguiti dall’ex capo della Protezione Civile. Per il Kursaal, se prima dell’arresto vi era stato un susseguirsi di affidamenti diretti, perizie di variante, ordini aggiuntive e fatture liquidate a tempi record, dopo l’arresto di Lerario sono arrivate le prime revoche di contratti e gare piene di irregolarità. Tra queste la gara da 1 milione di euro per la fornitura di arredi, attrezzature varie e allestimenti per il teatro.

Nella gara, stando a quanto si evince su Repubblica, scorrendo il capitolato si vede sin da subito una lista dettagliata riguardante la tipologia degli arredi, in cui vengono anche indicati con troppa precisione forme, dimensioni e materiali. Nell’elenco c’erano anche lavori a misura per ristoranti e bar nel caso in cui fossero aperti nel teatro, con tanto di banconi, vetrine refrigerate, lavelli, friggitrici e tanto altro. Inoltre 1 milione e mezzo di euro doveva essere speso solo per il roof garden per le sedie in ecopelle, tavoli in gres, pouf e divani. In più per la residenza dell’artista dovevano essere spesi 154mila euro per parete attrezzata con letto a ribalta, due materassi memory sfoderabili, divani, tavolinetti e sedie. “Arredi e attrezzature – ha scritto Plantamura – che non sembrano conformi alle destinazioni d’uso”.

La Guardia di Finanza ha acquisito tutta la documentazione in merito ai lavori eseguiti., Tra le carte emergono nomi di ditte in modo ricorrente e guarda caso le stesse che hanno avuto altre gare da Lerario e la fretta di restaurare un teatro cittadino, non pericolante e non immediatamente necessario, tanto da farlo passare con le procedure d’urgenza.