Costretto a difendere la sua onestà e il frutto di una vita di lavoro. Domenico De Gennaro è un ex imprenditore di 78 anni, riuscito con le sue sole forze a mettere in piedi un’azienda di costruzioni tra le più quotate a Palo del Colle, suo paese d’origine. Un duro lavoro precipitato per l’usura, un discutibile intervento dello Stato italiano e un più che discutibile fallimento chiesto da un consulente per un debito di 40mila euro.

Nessuna custodia dei beni rientranti nella procedura, rubati a più riprese. La solita storia: nessuna clemenza e la possibilità di vendere adeguatamente l’importante patrimonio per rientrare e rialzarsi.

“Lo Stato e le banche mi hanno massacrato”, tuona amareggiato l’anziano imprenditore mostrando l’ottava denuncia. Questa volta, però, è intervenuto l’Ufficio del Procuratore Generale di Bari e si è scoperto che in un primo momento il durissimo esposto era andato perso.

Una situazione paradossale, che avrebbe sfiancato chiunque, ma non Minguccio come lo chiamano in paese. Nel video il racconto del discutibile fallimento e di un inusuale accanimento da parte degli istituti di credito con cui l’imprenditore ha avuto proficui rapporti.