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Rsa Casa Caterina, focolaio Covid non ferma ingresso paziente psichiatrico: aggrediti due operatori

28 Aprile 2022
– Autore: Eleonora Francklin
28 Aprile 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Un cluster da Covid nella Rsa Casa Caterina di Adelfia. Stando a quanto siamo riusciti ad apprendere pare che nella struttura, di cui ci eravamo occupati tempo fa denunciando presunti maltrattamenti oltre che situazioni incresciose che hanno portato all’intervento dei Carabinieri del Nas e all’apertura di un’inchiesta, 19 tra pazienti e operatori siano risultati positivi al coronavirus, sembrerebbe anche l’amministratore unico.

Una notizia che purtroppo è all’ordine del giorno, senonché qualche giorno fa, nonostante il cluster, pare sia stato fatto accedere all’interno della struttura un paziente con problemi psichici. Una notizia che è stata confermata al telefono dallo stesso direttore sanitario che, non essendo sul posto, ha specificato di non aver potuto supervisionare l’accaduto. Questo paziente, secondo quanto ci è stato denunciato, avrebbe picchiato due operatori socio sanitari.

Siamo tornati sul posto per cercare di parlare con la direttrice o quanto meno con qualcuno del consiglio direttivo per chiarire alcune notizie che ci sono arrivate all’orecchio. Oltre al cluster e al paziente con problemi psichici, sono sorte altre problematiche di cui avremmo voluto avere riscontro. Una di queste è legata ai pasti offerti agli ospiti della Rsa. Pare che alcuni dipendenti della struttura si siano indignati dei piatti che non corrisponderebbero a quelli prestabiliti dalla Asl e non rispettino le esigenze degli ospiti. Avvisato il direttore sanitario, quest’ultimo ha mandato un celere riscontro in cui sottolineava che la cucina è la parte migliore della struttura. In effetti, dopo la chiamata con il ds, le cose sono cambiate, come anche confermato dagli stessi dipendenti.

Resta però in sospeso la questione sul pagamento dell’affitto e dei fornitori. Proprio per questo motivo pare che il proprietario abbia chiesto il fallimento per una cifra che si aggira intorno ai 170mila euro. I fornitori, invece, pare che vengano a suonare costantemente per battere cassa, ma anche in quel caso sembra che non vegano elargiti i fondi. Inoltre la struttura ha ricevuto uina denuncia penale da parte dell’avvocato Falagario in seguito alla morte di sua madre, ospite della struttura e dopo varie vicissitudini trasferita al Policlinico. A quanto pare ci sarebbe una rivalsa sull’assicurazione della Rsa per una cifra di centinaia di migliaia di euro.

Noi come sempre restiamo a disposizione di chiunque voglia chiarire cosa accade nella struttura.