La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’inchiesta sul sistema Lerario, ha da tempo acceso i riflettori sul teatro Kursaal Santalucia che sorge nel centro di Bari e che è stato ristrutturato dopo 10 anni al costo di circa 7 milioni di euro attraverso “procedure d’urgenza”, espressione ricorrente in diversi appalti firmati dall’ex numero uno della Protezione Civile pugliese.
A sette mesi dalla sua inaugurazione il teatro resta in attesa di conoscere il suo nuovo padrone. La Regione Puglia, dopo aver lanciato nel 2019 un concorso di idee che ha visto la partecipazione di una decina di società del settore, sembrerebbe intenzionata a propendere per la gestione diretta e mantenere quindi lo status quo, con il coordinamento dell’assessorato alla Cultura e il supporto degli enti partecipati, dal Teatro Pubblico Pugliese ad Apulia film commission e a Pugliapromozione, regolamentando l’utilizzo terzi che resta inibito per il momento.
Un’ipotesi, secondo quanto si evince su Repubblica, che è iniziata a circolare e che ha lasciato per ora interdetti imprenditori e fondazioni che hanno cercato di prendere in gestione la struttura per diversi progetti.
La gara da oltre un milione di euro per gli arredi è stata sospesa, bar e ristorante non saranno presenti sulla terrazza. Alcuni spazi potrebbero così avere una destinazione diversa rispetto a quella ipotizzata fino a gennaio.
Cgil, Cisl e Uil, passando per Slc, Fistel Cisl Puglia, Uilcom Puglia, Puglia Creativa e C.Re.S.Co, sono numerose le sigle che oggi alle 10 si sono date appuntamento allo Spazio Murat “per chiedere alla Regione una risposta rispetto alla drammatica situazione in cui versano oggi lo spettacolo dal vivo e il sistema dell’audiovisivo pugliese, su graduatorie bloccate, progetti non validati e sulla pubblicazione di bandi e sui saldi dei progetti rendicontati”. Inevitabile il riferimento anche al futuro del teatro Kursaal Santalucia.