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Primo Maggio, CasAmbulanti: “Non ascolteremo le parole di chi si è costruito pensioni d’oro e parla di precariato”

30 Aprile 2022
– Autore: Raffaele Caruso
30 Aprile 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Un Primo Maggio che festeggerà il Ritorno al Lavoro quello del 2022. Dopo due anni di sacrificio, di perdita del diritto al lavoro a causa della pandemia ma anche per l’incapacità delle Amministrazioni comunali di garantire questo Diritto, domenica Primo Maggio gli Ambulanti di Puglia non saranno ad ascoltare le demagogiche parole di vicinanza ai Lavoratori né ad assistere alle ciance di chi si è costruito pensioni d’oro ed oggi vorrebbe venire a parlare di precariato”.

Inizia così il comunicato di CasAmbulanti. “Un sistema che ha fatto acqua da tutte le parti, poliasservito ed accondiscendete con la politica matrigna che ha distrutto Diritti e conquiste storiche – si legge nella nota -. I commercianti ambulanti, quelli che non si vedono accreditare in banca gli stipendi a fine mese, saranno al Lavoro, nelle piazze e per le strade di Puglia. Mercati domenicali festivi e fiere tradizionali, anche religiose, nelle giornate del Primo Maggio”.

“Alla demagogia e alle chiacchiere contrapponiamo il riconoscimento del Diritto al Lavoro. Quest’anno il Primo Maggio cade di domenica ma sarebbe stato uguale se non fosse stato così – afferma il presidente Savino Montaruli -. Attività quindi nei comuni di Puglia: da Minervino Murge a Bisceglie fino a Santeramo in Colle passando per Bitonto e Bitetto e in moltissimi comuni del Salento: Barbarano, Corsano, Gagliano del Capo ed altre località, come riferisce il nostro Presidente CasAmbulanti Salento Francesco Fitto. Alcuni di questi mercati straordinari, in edizione aggiuntiva, sono mercati di recupero delle giornate perse nei mesi precedenti a causa delle avverse condizioni meteorologiche”.

“Su richiesta delle Associazioni di Categoria i sindaci hanno concesso tale possibilità di recupero. Quei sindaci virtuosi li ringraziamo, quelli incapaci ed insensibili restino pure nei loro covi dorati, a fare danni”, ha concluso Montaruli ben conscio di quanto in alcuni comuni la categoria sia maltratta, umiliata, emarginata e denigrata per stupido e becero pregiudizio o per strumentalizzazione e propaganda politica.