Domenico Vitto, l’ex sindaco di Polignano finito ai domiciliari per il presunto concorso nella turbativa di un appalto, resta nel mirino della Procura di Bari che ora indaga anche su alcuni presunti favori nei confronti del fratello Antonio.
L’ex primo cittadino lo avrebbe infatti favorito a sanare alcuni abusi edilizi, tra cui una tettoia in lamiera montata senza permesso sulla terrazza di casa, come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno e negli atti depositati dalla Guardia di Finanza di Monopoli sulla scrivania del pm Michele Ruggiero.
I militari infatti hanno effettuato un sopralluogo nel marzo 2021 e hanno verificato “la presenza di una struttura in metallo sovrastante l’abitazione”: un immobile di proprietà della cognata del sindaco per il quale i militari sottolineano l’”imminente rilascio del condono fiscale da parte dell’ufficio tecnico di Polignano a Mare”, nell’ambito di un procedimento amministrativo più ampio relativo alla lottizzazione.
Dalle intercettazioni telefoniche secondo i militari emerge “il presunto sfruttamento della funzione pubblica del sindaco per interessi personali allo scopo di favorire il fratello”. I fratelli Vitto sono stati così deferiti con l’accusa di falso ideologico per induzione, mentre il provvedimento di sanatoria non è stato poi rilasciato per il parere negativo di compatibilità paesaggistica.
Tutto questo mentre la difesa di Vitto è pronta a presentare un’istanza per la revoca dei domiciliari. In caso di rigetto potrebbe invocare il Riesame: il termine scade la prossima settimana.