Nei giorni dedicati alla festa di San Nicola abbiamo fatto il tour dei forni di Barivecchia per rispolverare qualche storia della tradizione e per conoscere il vero significato del pane del pellegrino.
Il primo panificio che abbiamo visitato è Santa Teresa di Nicola Violante. Il forno, unico nella sua specie perché con una ruota a pedali, è stato costruito all’interno di un vecchio convento nel 1948 dal nonno e dal padre di Nicola. La tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che dà ancora vita alle prelibatezze del nostro territorio.
Con Nicola non abbiamo che potuto parlare di come nasce il pane del pellegrino. “Un buco al centro per far passare la corda creando così una collana di pane da infilare al collo o nel classico bastone che aiuta i viandanti. I pellegrini in viaggio per San Nicola una volta arrivata a Bari avevano finito le loro provviste. Per questo nasce il pane del pellegrino, fatto solo di acqua, sale, farina e lievito”.
Anche lui purtroppo è stato colpito dall’aumento dei costi delle materie prime e anche lui si è trovato costretto ad aumentare il prezzo delle sue prelibatezze. Prima di andare via Nicola ha voluto fare un invito a tutti: “Non buttate il pane raffermo è come dare uno schiaffo a chi non può mangiare. Ci sono tante ricette per utilizzarlo, non lo sprecate”.