Ancor prima che l’ex Capo della Protezione Civile, Mario Lerario, venisse arrestato per corruzione, qualche funzionario della Regione Puglia cercava di far capire agli imprenditori che con il nuovo dirigente dell’Economato, Francesco Plantamura, poltrona occupata per anni dallo stesso Lerario, si dovevano rispettare le procedure e che i funzionari non potevano più soprassedere sulle procedure irregolari. Questo è quanto emerge dalle intercettazioni del 21 dicembre pubblicate su Repubblica.
L’intercettazione riguarda una ingegnera del Provveditorato che interloquiva con l’imprenditore foggiano Luca Leccese, ancora ignaro di quanto stava per accadere. L’imprenditore, infatti, fu arrestato per aver consegnato a Lerario una mazzetta da 10mila euro, passata come regalo di Natale. Leccese durante la chiamata ribadiva che fino ad allora le ditte potevano effettuare dei lavori non in programma e poi inserirli nell’elenco, ma la funzionaria, ribadendo il cambio di poltrona, chiedeva procedure lineari, ora ferree dopo lo scandalo.