Una piccola goccia di sangue o saliva per diagnosticare le malattie. La Regione Puglia ha deciso di finanziare il progetto di ricerca avviato dall’Università di Bari e Brescia, coordinato dalla professoressa Luisa Torsi, docente del dipartimento di Chimica dell’ateneo barese.
Si tratta di un dispositivo elettronico in fase di sperimentazione in grado di rivelare la presenza di un virus o diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e infezioni sia virali che batteriche di cui ancora non si registrano sintomi visibili.
L’accordo è stato firmato nel palazzo della presidenza Regione Puglia, dal governatore Michele Emiliano, dagli assessori regionali alla Sanità e allo Sviluppo economico, dal rettore dell’Università degli studi di Bari, Stefano Bronzini e dal rettore dell’Università di Brescia, Maurizio Tira. In collegamento da Vienna, dove si trova per ricevere il premio internazionale Wilhelm Exner Medal assegnato agli scienziati che hanno avuto un impatto diretto sulle imprese e sull’industria per i loro risultati scientifici, invece la professoressa Luisa Torsi.
“Welfare a Levante è stata lungimirante e ben prima della notizia ha stabilito di assegnare il Premio Nazionale alla Prof.ssa Luisa Torsi che è un grande orgoglio pugliese – si legge nella nota dell’associazione -. La nostra terra fa benissimo a esserle riconoscente e a sostenere le sue non comuni competenze e la sua determinazione unitamente allo straordinario gruppo di lavoro di scienziati. La nuova strada obbligatoria per rivisitare il sistema sanità passa attraverso la prevenzione e progetti concreti e lungimiranti come questi. Il10 giugno a Bari, Spazio Murat, saremo ben felici di assegnare il Premio alla prof. Torsi”.