Nuovo blitz della Guardia di Finanza nella sede della Regione Puglia. Al centro delle verifiche la gara milionaria per i servizi di pulizia degli uffici regionali. Questa volta il caso sembra non riguardare solo Mario Lerario, l’ex capo della Protezione Civile arrestato per corruzione e ora ai domiciliari.
La gara infatti, dopo essere stata stoppata, è stata poi prorogata per 15 milioni di euro sempre alla stessa ditta, la Pulisan-Accadueo. Questa seconda aggiudicazione è stata recentemente annullata dalla Regione in autotutela, vista la doppia presenza di Lerario nella veste di dirigente che ha bandito la gara e presidente della commissione che ha stabilito il vincitore.
Dopo questa decisione la Pulisan-Accadueo aveva chiesto ai giudici amministrativi di sospendere il provvedimento preso dalla Regione in autotutela. “Chi ha approvato gli atti della procedura non ha contribuito all’elaborazione degli stessi”, si legge nel ricorso. Salvo poi tornare indietro, visto che il servizio di pulizia non poteva essere bloccato. Così è stata revocata la richiesta di sospensiva, chiedendo che la questione venga discussa solo nel merito dopo che l’Economato ha firmato la proroga per l’affidamento del servizio delle pulizie. Trattandosi di una gara milionaria è stata riaffidata a chi già lo garantiva per 1,8 milioni di euro fino a fine 2022. Alcuni atti recenti però potrebbero essere irregolari.
