Grande festa ieri per la riapertura della spiaggia della movida barese. Dopo lo stop dettato dalla pandemia prima e dalla ricerca dei gestori poi, ieri Torre Quetta ha riaperto ufficialmente i battenti non solo per la stagione balneare, ma soprattutto per i chioschi presenti sul litorale barese.
Si va dalla pizza al panzerotto, dal panino al crudo alla barese, passando dalle birre ai cocktail. Le specialità a portata dei baresi sono varie, ma hanno un minimo comune denominatore: il prezzo.
Girando per i chioschi e affinando la vista si nota come il prezzo delle birre sia un tantino diverso da quello che siamo abituati a vedere. Se gli avventori del Chiringuito si sono lamentati per l’aumento di 20 centesimi, gli avventori di Torre Quetta sono rimasti scioccati nel vedere le bottiglie di birra da 33 cl. vendute a 5 euro (dopo le 17). Ma non stiamo parlando di birre particolari, come ad esempio una India Pale Ale o una artigianale, parliamo di marche che si e no vengono vendute a un massimo di 2 euro, se proprio vogliamo esagerare. “Questi sono folli, se la lasciano a quel prezzo non conviene venire per passare la serata” ha commentato uno degli avventori. “Sono prezzi imposti” ha risposto una delle dipendenti al lavoro in uno dei chioschi. “Non vogliamo invogliare la gente a bere” hanno risposto i gestori dopo il mare di polemiche.
Un’altra cosa che si è notata ieri è il divieto di ballare vicino ai chioschi, anche in caso di dj set. Il motivo sarebbe legato al fatto che l’unica pista da ballo presente è vicino alla torre e perché probabilmente i gestori dovrebbero avere un particolare codice Ateco per permettere il ballo.
Tutto sommato però la serata inaugurale è andata secondo le previsioni. Tanti baresi hanno affollato la spiaggia, chissà se con i prezzi così elevati e la quantità di zanzare presenti decideranno di ritornarci.