Il Tribunale di Taranto ha riconosciuto ilo risarcimento di 167.565, 74 euro alla famiglia di un ex operaio della Chiome srl, operante nell’indotto dell’Arsenbale militare, morto dopo tre anni dalla diagnosi di carcinoma polmonare. Lo ha deciso la giudice Maria Leone.
L’operaio secondo la giudice avrebbe contratto il tumore a causa dell’esposizione all’amianto durante la sua attività di carpentiere saldatore elettrico. La somma destinata alla moglie e i due figli dovrà essere corrisposta dal ministero della Difesa e dalla Chiome srl.
La decisione è arrivata dopo la perizia disposta dal giudice che ha attestato il nesso tra la malattia e l’attività lavorativa.