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Arif Puglia, mansioni di lavoro contratti e fornitura dpi. Cirasola (CSA): “Si diano risposte ai lavoratori”

23 Maggio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
23 Maggio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Evidenziamo alcune contraddizioni in merito ai provvedimenti presi dall’amministrazione ARIF Puglia, che, nei fatti, vengono costantemente non ottemperati o addirittura smentiti sui luoghi di lavoro. Ci riferiamo in particolare alla annosa vicenda del Centro Lavorativo Cavone, che è lo specchio della situazione lavorativa in diverse strutture ARIF Puglia. Il CLV, chiuso con delibera a fine dicembre 2021, causa inagibilità, dal Direttore Generale ARIF Puglia, Dott. Francesco Ferraro, ed oggi ancora aperto con la presenza al suo interno, non solo di alcuni lavoratori già operanti, ma con incremento del numero di lavoratori in somministrazione utilizzati dall’agenzia”.

Inizia così la nota del segretario e consigliere nazionale di CSA Regioni Autonomie Locali, dott. Carlo Cirasola, inviata al Direttore Generale dell’Arif Puglia, dott. Francesco Ferraro, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore dell’Agricoltura, dott. Donato Pentassuglia.

“Alcuni lavoratori in somministrazione, che dovrebbero essere utilizzati in aiuto e supporto operativo degli operai e caposquadra di ARIF Puglia, vengono utilizzati con mansioni di autista, impiegato, ecc. Tali mansioni si contrappongono alle esigenze reali dell’organizzazione di lavoro nei cantieri, che vede gli operai più anziani e con limitazioni sanitarie svolgere lavori gravosi nelle foreste ma anche sugli impianti Irrigui, mentre i lavoratori più giovani e idonei al lavoro trovarsi collocati in posti meno usuranti e non previsti dal tipo di contratto stipulato – spiega -. La contraddizione più lampante è quella sui famigerati DPI. Non ci è sfuggito l’intervento in consiglio Regionale Pugliese del consigliere Pagliaro con risposta dell’assessore Pentassuglia. Facciamo nostro l’invito fatto dall’assessore all’agricoltura che auspicava segnalazioni per garantire il controllo adeguato della Agenzia Pubblica ma vogliamo sottolineare che più volte abbiamo segnalato ad ARIF Puglia, problematiche riguardanti la fornitura di DPI, attualmente previsti solo per chi fa domanda di stretta necessità, come anche il non rispetto delle mansioni e degli incarichi affidati ai lavoratori, l’arbitraria nomina da parte di qualche unità operaia, (per fortuna poche), autoreferenziatasi come responsabile dei cantieri forestali o impianti irrigui, come anche il mancato controllo sanitario dei dipendenti, e dei criteri di sicurezza dei luoghi e delle infrastrutture esistenti”.

“Tutto questo è solo la punta di un iceberg che comprende le segnalazioni fatte sulle consulenze esterne dei Tecnici, dei Legali, che passa attraverso la remunerazione di Posizioni Organizzative e Dirigenti senza accordi sindacali, o regolamenti contrattuali – conclude -. Auspichiamo che l’ARIF Puglia diventi davvero il biglietto da visita in ambito forestale ed irriguo della Regione Puglia. Nel frattempo ci basterebbe che si dia risposta e dignità a chi quotidianamente ci mette la faccia e impegno nel proprio lavoro, anche perché sono i primi contribuenti di ARIF Puglia sono gli stessi Lavoratori”.