“Qui ci sono case occupate abusivamente, vuote, che le vendono anche a 10mila euro”. Così ci era stato detto da una inquilina di via Candura 17 al quartiere San Paolo. La compravendita di case popolari di proprietà dell’Arca è una realtà molto presente a Bari e nel Barese. Case e locali condominiali trasformati in appartamenti in cui gente bisognosa decide di occupare e pagando le bollette pensa possa diventare una “proprietà privata”. Siamo riusciti a risalire ai proprietari di un appartamento in questione, il cui figlio ha occupato abusivamente l’appartamento al decimo piano del palazzo.
“Questa è casa di mia suocera” ribadisce la signora. Stando a quanto ci hanno raccontato quattro anni fa, dopo che l’anziana è stata colpita dall’Alzheimer, hanno deciso di trasferirsi e di rimanere lì anche dopo la morte della donna. “Io sono qui ai domiciliari, anche i Carabinieri sanno che vivo qui”. Un vero e proprio paradosso se si pensa che la coppia è a tutti gli effetti abusiva. Uno degli appartamenti vuoti in via Candura è intestato alla signora che ha ribadito più volte il voler consegnare le chiavi dell’appartamento solo dopo aver ottenuto la residenza a casa della suocera. “Me lo ha consigliato anche la polizotta. Noi lì non possiamo vivere. Mio marito non può fare nove piani a piedi e in quel palazzo mio figlio si è rovinato la vita. Abbiamo fatto richiesta del cambio di residenza anche in Comune, è tutto per iscritto”.
Ed è proprio il figlio il condomino abusivo che secondo le denunce degli inquilini ha proposto la vendita della casa a 10mila euro, quella al decimo piano. “Da quando si è lasciato con la moglie sta avendo dei problemi. Quando abbiamo saputo quello che ha fatto, l’abbiamo immediatamente fermato perché non si fa”. Una problematica che purtroppo non è reale solo in via Candura, ma in tanti altri palazzi di proprietà dell’Arca dove a metterci la mano spesso è la malavita, o come in questo caso l’iniziativa di qualcuno che vuole rivalersi su un immobile che non è privato.