L’Oncologico di Bari si prepara alla rivoluzione. Secondo quanto dichiarato dal direttore generale Alessandro Delle Donne, l’Istituto Tumori è pronto a cambiare pelle. In arrivo infatti ci sono nuove assunzioni tra sanitari, dirigenti e collaboratori, ma soprattutto è previsto nelle prossime settimane un potenziamento della diagnostica, con tanto di aumento dei posti letti da 110 a 169 e l’apertura entro settembre di altre due sale operatorie che si andranno ad aggiungere alle tre già attive.
Ma non solo, perché è prevista anche la separazione dei percorsi ambulatoriali dai reparti di degenza e un Cup tutto nuovo che sarà ricavato da un ex magazzino per offrire servizi più efficienti e agevoli ai pazienti.
“Siamo solo all’inizio – le parole di Delle Donne -. Utilizzeremo anche i fondi del Pnrr per potenziare le attività di ricerca e il centro di orientamento oncologico. A parte il piano di recupero delle prestazioni non erogate a causa del Covid con il potenziamento della diagnostica strumentale e del personale destinato alle visite specialistiche, contiamo di essere in linea con tutte le prestazioni. Ora già lo siamo con quelle contrassegnate dalla urgenza e dalla priorità della prescrizione”.
“Il nostro obiettivo è aumentare i posti letto e la produzione operatoria chirurgica, motivo per cui si stanno concludendo i lavori della terapia intensiva post operatoria che aumenterà la propria disponibilità di posti letto sino a 6 in più – continua -. Soprattutto nel reparto di ematologia dove ai 10 già attivati si aggiungono i 6 di un nuovo reparto per i trapianti allogenici. L’attivazione di questi reparti ci darà linfa vitale per diventare sempre di più un punto di riferimento a livello regionale dell’oncologia, ematologia e oncoematologia. Inoltre è stato recuperato un deficit organizzativo che l’istituto registrava ormai da anni. Abbiamo chiesto, attraverso un piano di rilancio, un’anticipazione di un finanziamento dedicato. La Regione Puglia ha autorizzato una prima somma di 1 milione e 800mila euro in aggiunta alla spesa del piano dei fabbisogni e saranno disponibili a brevissimo altri 800mila euro che ci consentiranno di coprire quei buchi nella dotazione organica che però sono strategici per aumentare non solo la produzione dei servizi, ma anche l’attrattività”.