Torniamo ad occuparci della storia di Umberto Paolillo, l’agente penitenziario che si è tolto la vita nella notte tra il 17 e il 18 febbraio dello scorso anno. Mamma Rosanna non si rassegna ed è emerso un dettaglio importante.
Un detenuto di Brindisi avrebbe scritto su Facebook subito dopo il suicidio di Umberto, una testimonianza molto importante. “Ha detto di aver assistito diverse volte alle cattiverie subite da Umberto nel carcere”, racconta mamma Rosanna. Il post però è sparito poco dopo.
Mamma Rosanna gli rivolge un appello. “Il solo fatto che ha scritto su Facebook significa che è una persona buona – continua -. Umberto mi diceva che i detenuti erano più buoni dei suoi colleghi, ora capisco perché. I colleghi girano la testa, gli altri no. Fatti avanti”.