Si era messo a cavalcioni su di lui per bloccarlo, e lo aveva rimproverato. Per questo motivo un educatore del centro diurno socio educativo riabilitativo San Nicola di Bari era stato accusato dalla famiglia del ragazzo di down di aver usato modalità eccessivamente aggressive. I fatti contestati risalgano a dicembre del 2016 e dopo anni è arrivata la sentenza in cui i giudici hanno accolto e condiviso la tesi della difesa ritendendo che l’educatore avesse agito correttamente.
“Con la pronuncia assolutoria è stata esclusa qualsivoglia responsabilità penale e accertata la correttezza dell’operato del centro San Nicola e del suo educatore – hanno dichiarato l’avvocato difensore dell’educatore Antonio Portincasa e l’avvocato della struttura Antonio La Scala -. Si ritiene che la notizia meriti la giusta considerazione, atteso che all’epoca dei fatti sia il centro San Nicola che il proprio educatore furono oggetto di particolare attenzione mediatica che ne mise in discussione la correttezza e l’onorabilità”.