Nel terzo capitolo dell’inchiesta sull’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario, gli inquirenti stanno indagando sull’affidamento di lavori e appalti a ditte che si suppone fossero vicine a Lerario o a esponenti politici e istituzionali della Regione. Nel mirino della Procura è finita anche la scaffalatura porta pallets alta 7 metri richiesta nella fabbrica di mascherine.
Stando alle indagini, secondo quanto viene riportato su Repubblica, il costo della scaffalatura è stato di 167mila euro e l’aggiudicazione del lavoro urgente è stata data a Demetrio Zema, anche egli indagato per corruzione in concorso con Lerario.
La nuova responsabile del procedimento nell’ambito delle procedure adottate dall’ex capo della Protezione civile ha disposto che questo lavoro non era una manutenzione straordinaria, ma una semplice fornitura con montaggio. L’atto dirigenziale, dopo le indagini, ha dichiarato che la procedura fosse regolare in quanto riguarda la fornitura e posa in opera e non lavori urgenti di manutenzione.