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Puglia, settore dello spettacolo e della cultura contro la Regione: “Tagli insostenibili ci avete abbandonato”

28 Giugno 2022
– Autore: Raffaele Caruso
28 Giugno 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Che da tempo la politica regionale si stesse disinteressando delle imprese culturali pugliesi era ormai chiaro, ma che si adottassero scelte così esplicitamente tese ad abbandonare l’intero comparto al proprio destino, lo si è compreso a seguito del partenariato cultura tenutosi il giorno 24 scorso. Dopo mesi di appelli, richieste, attese vane e incontri tra associazioni di categoria, sindacati e stakeholders, alle imprese pugliesi è stato chiaramente comunicato che non potranno più contare su risorse sufficienti per la programmazione delle attività e il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Inizia così il comunicato congiunto di AGIS, ANEC, Spettacolo dal Vivo, ANESV Confcommercio, C.Re.S.Co, Distretto Puglia Creativa, AGICI, CNA Cinema e audiovisivo Puglia, Confartigianato, SLC-CGIL, SLC-CGIL, UILLCOM – UIL, CISAL PUGLIA, Fistel – Cisl e Federculture.

“Si tratta di luoghi e operatori dello spettacolo che, grazie anche alla lungimiranza della Regione Puglia nell’ultimo decennio, hanno contribuito a creare occupazione e ad incrementare il PIL regionale, si trovano oggi dinanzi a scelte incomprensibili e tagli insostenibili – si legge -. L’anno non era cominciato sotto i migliori auspici: l’abbandono dell’assessore Bray per ragioni personali; le dimissioni della maggioranza dei componenti il C.D.A di Apulia Film Commission; l’approvazione del bilancio di previsione 2022 con un taglio del 70% delle risorse rispetto ai 10 milioni richiesti e, infine, la decisione del presidente Emiliano a febbraio di trattenere per sé la delega alla cultura conferendo all’assessore Lopane la sola delega al turismo. Questo stato di cose ha fortemente minato la capacità della Regione di farsi carico delle necessità del settore, generando scelte discutibili e alle volte autoreferenziali da parte delle strutture, come i gravi fatti di cronaca recente testimoniano, a detrimento dell’immagine e dei reali interessi di un comparto che – proprio perché pesantemente danneggiato dalla pandemia – ora più che mai ha bisogno di sostegno per preservare quanto sin qui realizzato e dar seguito al suo potenziale di crescita nell’interesse del lavoro e dell’economia regionale. Il Partenariato evidenzia come i tagli da ultimo prefigurati non solo costituiscano un errore strategico, ma risultino ancor più intollerabili alla luce delle risorse che invece la Regione non fa mancare a grandi eventi spesso effimeri che durano qualche giorno a discapito delle imprese che operano e generano economia e lavoro sul nostro territorio tutto l’anno”.

“Per questo noi sindacati, che partecipiamo al partenariato culturale, chiediamo alle forze politiche di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale una immediata integrazione delle risorse di settore per le imprese culturali nel prossimo assestamento di bilancio previsto a luglio”, concludono i sindacati.