Nel 2017 gli era stata riconosciuta una totale inabilità al lavoro a causa di gravi patologie, per questo gli era assegnata una pensione di invalidità. La Guardia di Finanza di Altamura ha scoperto, però, che l’uomo contemporaneamente, prima sotto assunzione e poi a nero, pare lavorasse per una società agricola di Santeramo in Colle (Bari), accompagnando anche quotidianamente braccianti agricoli sui luoghi di lavoro a bordo della propria auto.

La presunta truffa a danno dell’Inps è stata scoperta grazie alle indagini dei militari, coordinati dalla Procura di Bari. Secondo quanto appreso la moglie dell’invalido civile indagato, dal 2017 al 2020, “pur non avendo svolto alcuna attività lavorativa, risultava assunta fittiziamente nella medesima azienda in qualità di bracciante agricola, con l’unico intento – spiega la Finanza – di beneficiare delle spettanze riconosciute dall’Inps”.

Anche lei è stata denunciata per truffa ai danni dell’ente previdenziale, commessa secondo l’accusa in concorso con la titolare della società agricola. Sono state denunciate ulteriori tre persone che avrebbero rilasciato false dichiarazioni nel corso delle indagini, per favorire i coniugi indagati.