Nei mesi scorsi avevamo raccontato la storia di Anita, una ragazza disabile oggi 20enne. La giovane è finita al centro della più tradizionale guerra tra mamma e papà. Denunce reciproche, sospetti pesantissimi e una marea di udienze e carte bollate.
Nel video che vi proponiamo non ripercorreremo le fasi processuali di questa triste vicenda. Abbiamo sentito versioni contrastanti, ma la domanda che ci siamo posti è stata semplicissima: è vero che Anita ha paura della mamma e dei nonni materni, che l’hanno cresciuta prima del lungo periodo in comunità e dell’affido temporaneo al padre nonostante i due genitori abbiano entrambe perso la patria potestà?
Nell’incontro che mamma e nonna hanno avuto con la ragazza all’esterno della casa in cui risiede insieme al padre, non ci è sembrato che Anita avesse paura, al contrario la giovane è parsa felice, sorridente. Ha abbracciato le due donne fino a quando sul posto non è giunto il papà, particolarmente nervoso, prima del chiarimento con i Carabinieri, che hanno preso le generalità di tutti i presenti.
Mani sulla telecamera, minacce e un malloppo di banconote sventolate in faccia, chissà con quale significato. Una situazione tesa, purtroppo molto comune, in cui altrettanto comunemente per anni subiscono le conseguenze peggiori bambini innocenti sotto la lente di ingrandimento di giudici tutelari, assistenti sociali, amministratori di sostegno, tutori, avvocati, centri diurni, costretti a dividersi a comando l’amore dei genitori.
Non sappiamo se effettivamente, come detto dal papà, mamma Francesca abbia una diffida e non possa avvicinarsi ad Anita, che prima dell’incontro non vedeva da due anni. Anche in questo caso i tempi della burocrazia non coincidono con le esigenze e i sentimenti umani. Restiamo a disposizione di chiunque abbia precisazioni e chiarimenti da fare sulla vicenda di Anita.