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Bari Pride, in 10mila per la sfilata in città: “Nostre voci contro blocco di odio l’amore è universale”

3 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
3 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Il colore dell’amore è universale, dopo 53 anni noi esistiamo e resistiamo. Abbiamo tanto da fare e non ci fermeremo mai.  Il Bari pride non è un Carnevale ma una manifestazione di diritto e di colore”.

È il coro unanime dei partecipanti al corteo del Bari Pride, partito poco dopo le 17.30 da piazza Umberto: secondo gli organizzatori sono stati circa 10mila i manifestanti e in testa al serpentone arcobaleno c’era anche il sindaco del capoluogo pugliese e presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

Il corteo ha attraverso tutto il centro della città e si è concluso verso le 20.30 sul lungomare. “Vogliamo il diritto del futuro, per questo adesso appendiamo la nostra bandiera al palazzo delle poste dell’università di Bari. Noi – ha detto Asia Iurlo, portavoce del Bari Pride – vogliamo la rivoluzione”.

Musica, bandiere e striscioni hanno accompagnato la manifestazione. “Portiamo in piazza le nostre voci, contro un blocco di odio che ci vorrebbe in silenzio e ai margini – sottolinea Iurlo – alla vergogna degli applausi per l’affossamento del ddl Zan, vogliamo che si risponda in un solo modo: con l’approvazione, integrale, della legge regionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia”.

“Il Pride è un momento di confronto e di riflessione, è anche una protesta pacifica rispetto al fatto che ci sono diritti di tante persone che non vengono riconosciuti. Ognuno di noi qui è venuto portando la propria esperienza. Io ho portato quella del sindaco: ho visto molto dolore in molte persone che si sono sentite discriminate, alcune sono state addirittura aggredite – le parole di Decaro -. Porto con me però anche la gioia di aver visto tante persone poter testimoniare il proprio amore davanti a tutti grazie alle unioni civili. La prima volta mi è capitato di unire civilmente due persone che hanno avuto i figli del precedente matrimonio che facevano da testimoni a quell’unione, ed erano tutti felici. E questo credo sia importante per la nostra città e il nostro Paese. Oggi tuteliamo i diritti di tutti. Dietro i colori della bandiera Lgbtqi ci sono il diritto ad amare e quello ad essere se stessi”.

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