L’interrogatorio di garanzia dell’ex direttore della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, è durato tre ore. Nell’arco di tempo ha spiegato la correttezza del suo operato in merito ai rapporti con l’ospedale Panico di Tricase e l’assunzione del figlio nella stessa struttura.
Rollo, dimissionario dal ruolo di direttore generale della Asl di Lecce, è finito al centro della bufera giudiziaria che ha riguardato il presunto scambio di favori nella sanità leccese, con la complicità della politica. Con carte alla mano e insieme al suo legale Massimo Manfreda, Rollo ha spiegato nei minimi particolari tutto il suo operato.
Nel filone che riguarda l’ospedale ecclesiastico Panico di Tricase c’è anche suor Margherita Bramato, 72 anni, indagata a piede libero e legale rappresentante dell’istituto. La suora risponde di corruzione per l’esercizio delle funzioni in concorso con il dg Rollo e l’ex assessore al Welfare Regionale Totò Ruggeri.
Secondo quanto raccolto nelle indagini, come si evince su Repubblica, la suora si sarebbe attivata per favorire una collaborazione tra l’ente ecclesiastico e l’Asl di Lecce al fine di far acquisire all’azienda sanitaria leccese le prestazioni dialitiche erogate dal Panico per la sua struttura “Santa Marcellina” di Castrignano del Capo, e in cambio sarebbe stato assunto il figlio di Rollo. Mentre l’ex assessore Ruggeri avrebbe velocizzato le pratiche sanitarie.