Il Tribunale di Bari ha assolto, al termine del processo di primo grado, l’appuntato dei carabinieri Domenico Laforgia, in servizio nella stazione dei carabinieri di Giovinazzo, accusato di aver favorito alcuni esponenti del clan Di Cosola di Bari.
Il collegio giudicante, dopo due ore di camera di consiglio, ha emesso la sentenza di assoluzione dal reato di concorso esterno in associazione mafiosa “per non aver commesso il fatto” e dal reato di corruzione in atti giudiziari “perché il fatto non sussiste”.
Il Tribunale, presieduto da Rosa Calia Di Pinto, ha condannato il militare, invece, alla pena di due anni per il solo reato di omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale. La pena è stata già scontata durante il periodo di detenzione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e agli arresti domiciliari.
La Procura della Repubblica di Bari aveva chiesto una condanna di 15 anni per l’appuntato scelto Domenico Laforgia che tra il 2012 e il 2018, quando prestava servizio nella stazione dei Carabinieri di Giovinazzo, avrebbe secondo l’accusa agevolato il clan Di Cosola passando informazioni riservate in cambio di denaro e favori. Laforgia si è sempre dichiarato innocente e ha scelto il rito ordinario, a differenza degli altri due indagati, il militare Antonio Salerno e il pasticcere Gerardo Giotti, condannati rispettivamente a 10 anni e 7 anni e 8 mesi di reclusione.