“Siamo agli arresti domiciliari. A cause delle nostre condizioni e del menefreghismo di chi ci amministra noi possiamo solo stare in casa”. A parlare è Gianna Tempesta, vicepresidentessa dell’associazione “Stop alle Barriere” e si riferisce a ciò che accade a Bari, non solo nelle spiagge non accessibili ai disabili, ma anche al Parco 2 Giugno.
“I bagni sono inaccessibili a noi disabili. Non riusciamo ad entrare con la carrozzina e tanto meno a lavarci le mani perché c’è il pedale per l’acqua. Siamo una categoria che viene denigrata su tutto, siamo inesistenti. Il sindaco Decaro non è interessato a fare il bene dei cittadini disabili. Quando gli ho chiesto di installare i semafori sonori per i non vedenti mi ha risposto che quel rumore avrebbe dato fastidio all’intera cittadinanza. Ma è una risposta che può dare un sindaco? Siamo cittadini di serie B e siamo disposti ad andare a Roma per far valere i nostri diritti”.
“Dato che trovare un bagno per me non è facile, me lo sono fatto regalare al mio compleanno, quando posso me lo porto dietro. Adesso, invece, abbiamo deciso di chiedere ai baresi di donare anche qualche centesimo per raccogliere un gruzzoletto da destinare alla costruzione del bagno per disabili al Parco 2 Giugno, soldi che daremo al Sindaco visto che non ci sono fondi per noi. Una cosa inaccettabile” conclude Gianna.