“Adesso basta, preferisco perdere tutto, ma vivere più serenamente”. Romeo è arrivato al punto di decidere di chiudere il suo bar ad angolo tra via Trevisani e via Dante. Lo fa perché non riesce più a tollerare di dover affrontare problemi su problemi, non solo legati all’aumento delle bollette o i costi delle materie prime, ma anche per come è stato trattato dalle Forze dell’Ordine.
L’ultimo episodio è ciò che ha fatto traboccare il vaso. “Ero da solo nel mio bar. In un momento di calma, visto che assumere una persona è per me impossibile, sono uscito a fumare una sigaretta. Di fronte c’era una pattuglia della Polizia che con fare al quanto altezzoso mi ha chiesto i documenti. Io non ho mi sono mai permesso di rispondere male e dato il loro comportamento al quanto irrispettoso, ho solo fatto presente che c’erano le telecamere di videosorveglianza che stavano registrando tutto. Mi hanno detto di essere stato maleducato e dopo aver preso i miei documenti si sono appostati nel mio bar chiedendo i documenti a tutti quelli che entravano. Hanno fatto scappare la clientela. Sono stato trattato come se fossi un criminale”.
“Adesso basta. Sono riuscito a sopravvivere alla pandemia, nonostante abbia aperto il bar pochi mesi prima del lockdown. Ma dopo una serie di multe, di controlli ingiustificati, di bollette salate e spese insostenibili non ce la faccio più. Chiudo. Perdo tutto, ma almeno sono più sereno”.