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Ladra e prostituta, Laura continua a vivere di espedienti per strada: nessuno è obbligato a farsi aiutare

27 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
27 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Da qualche giorno abbiamo cominciato a raccogliere nuove segnalazioni su Laura, la donna che qualche mese fa ai nostri microfoni aveva avanzato la volontà di essere aiutata, anche essendo accolta in una comunità, perché aveva paura di essere uccisa. Eravamo stati sollecitati anche dal padre, diventato nel tempo suo amministratore di sostegno, ma di fatto senza una reale possibilità di fare qualcosa per lei. Poco dopo la pubblicazione dell’intervista, con la quale tra l’altro ancora invitiamo chi la dovesse incontrare ad averne comprensione, la stessa Laura ci ha inondato di insulti e minacce.

Ha rischiato di essere travolta di un treno, ha diversi problemi con la giustizia a causa dei furti, molti dei quali smascherati dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi visitati, è stata sul punto di essere aggredita e più volte ha reagito in malo modo nei confronti delle persone, in alcuni casi accusate senza motivo di guardarla. L’ultima segnalazione è arrivata ieri sera: “Volevo dirvi che ho visto la donna di cui vi siete occupati a prostituirsi nella zona dello Stadio San Nicola, era con la sua inseparabile bicicletta”. Ne prendiamo atto, ma allo stesso modo dobbiamo constatare che Laura ha scelto di vivere in quel modo e anche se è spesso in pericolo di vita e in qualche occasione ha reagito in malo modo con le persone con le quali ha avuto a che fare, nessuno può evidentemente essere costretto a farsi aiutare.

Nulla è cambiato, insomma,  anzi la situazione é peggiorata, come testimoniato anche dall’ultima segnalazione giunta da Barletta. Sapere che in cuor suo ha provato a cercare aiuto, ma forse senza avere completa consapevolezza delle sue condizioni, non piò che far riflettere, con la speranza possano esserci prima o poi i presupposti per tenderle una mano. Come detto, ci ritiene responsabili dei suoi guai e ce lo ha anche scritto. Continuiamo a pensare che non si possa lasciare da sola.

La vita di Laura non può trasformarsi nell’ennesima, annunciata, tragedia silenziosa. Alcuni giorni fa l’abbiamo incontrata in sella alla sua biciletta durante la registrazione di un servizio al quartiere Libertà di Bari, non è stato possibile avvicinarla.