Emergono nuovi dettagli relativi all’inchiesta “Re Artù” che vede coinvolto l’ex assessore regionale ed ex senatore Udc, Totò Ruggeri, finito agli arresti domiciliari. L’ultimo filone delle indagini riguarderebbe una presunta corruzione elettorale avvenuta in occasione delle amministrative di ottobre 2021 a Gallipoli.
I fatti sono da accertare, Ruggeri avrebbe investito oltre 50mila euro per comprare voti utili alla rielezione del sindaco Stefano Minerva, destinati alla lista “Popolari per Gallipoli”, una delle 12 liste del centrosinistra a sostegno del primo cittadino uscente e terza per numero di preferenze. Nel filone potrebbero essere coinvolti nomi eccellenti.