“Volevo informarvi, per quanto riguarda la nuova normativa sul pagamento con Pos in vigore dal 30 giugno, che ci sono tanti posti e attività a Bari che vanno avanti senza scontrini fiscali e se ne fregano della legge. Qualcuno deve intervenire perché in tanti rifiutano il pagamento di sigarette e caffè dicendo che le spese del Pos sono addebitate al consumatore di 20 centesimi o che altrimenti ho l’obbligo di prendere minimo due pacchi di sigarette”.
Inizia così la denuncia di un nostro lettore arrivata in redazione. “Siamo alla follia e sto parlando di bar e tabacchi in pieno centro – continua -. Bisogna fare qualcosa perché questa gente non può darsi arie sulle spalle dello Stato. Sparano tante cavolate pur di evitare il pagamento. Io lavoro in centro e posso assicurarvi che è una latrina. Poi te li vedi in crociera alla faccia del fisco mentre noi poveri stentiamo ad arrivare a fine mese sottopagati”.
Sono diverse le segnalazioni giunte in redazione. Alcuni esercenti baresi, nonostante la legge lo imponga, non accettano il pagamento con carta di credito o bancomat, ma solo in contanti. La normativa non prevede alcuna soglia o importo minimo e il negoziante è obbligato ad accettare qualsiasi importo, per chi si rifiuta è infatti prevista una multa da 30 euro, più il 4% del valore della transizione.