Artista di strada fermato dalla Polizia mentre con la sua chitarra intona “I giardini di marzo” di Lucio Battisti. Siamo nella centralissima via Sparano, cuore pulsante dello shopping barese e in questi ultimi anni meta preferita dai turisti in cerca di negozi. L’artista di strada in questione non è nuovo a questo tipo di controlli. Anni fa lamentava quasi un accanimento nei suoi confronti da parte dei residenti e commercianti che segnalano la sua presenza nella via denunciando il volume della musica troppo alto. Successe anche che al malcapitato artista d strada fuseuqetsrata l’attrezzatura proprio a causa della musica troppo alta.
“Spero non lo abbiano multato” scrive il giornalista Francesco Monteleone che si è trovato a passare proprio durante i controlli della Polizia. Lo stesso si chiede il motivo di quanto accaduto. “Non ha permesso amministrativi? È evasore fiscale? Cosa diavolo serve per donare bellezza artistica in cambio di pochi centesimi?”.
Bari sta diventando sempre più una città turistica e come tale verrà sempre più affollata anche dagli artisti di strada che cercano di far conoscere la loro arte, ma soprattutto racimolare qualche spicciolo per vivere alla giornata.
Lo stesso Comune di Bari ha stilato delle modalità con cui gli artisti di strada possono occupare le strade di Bari. “Le attività di espressione artistica in strada possono essere svolte ovunque a Bari dagli artisti locali, nazionali o internazionali che non dovranno essere previamente autorizzati né risultare iscritti ad alcun albo, purché rispettino le seguenti prescrizioni: non venga effettuato il commercio ambulante, non sia impedita la normale circolazione pedonale e veicolare, non siano impediti gli accessi ad esercizi commerciali e non vengano ostacolate altre attività commerciali; non sia turbata la quiete pubblica con emissioni sonore troppo forti. È ammesso l’uso di piccoli impianti di amplificazione, purché le emissioni sonore non risultino eccessive in relazione alle caratteristiche dello spazio. In ogni caso non è possibile superare i limiti di legge; non si chieda il pagamento di un biglietto, né si chieda un preciso corrispettivo per l’esibizione. È consentito esclusivamente, al termine della esibizione, il passaggio “a cappello” (tradizionale dell’artista di strada) che determina la possibilità di ottenere libere offerte non tassabili”.
Quindi leggendo le regole, probabilmente l’artista di strada era nuovamente caduto nella trappola del volume troppo alto che negli anni passati gli ha procurato anche una multa di 1500 euro.