La burocrazia ci ammazzerà tutti, lo diciamo da anni. Antonella ha preso una decisione incontrovertibile. Con una bambina di 7 anni e un’altra in arrivo ha deciso di occupare abusivamente una casa popolare al quartiere Mungivacca vuota da ben 8 anni. “Da quando l’assegnatario è morto non è stata più data a nessuno. Se non lo facevo, io e la mia figlia saremmo state costrette a vivere per strada”.
“Ho fatto un anno fa domanda di emergenza abitativa e nonostante la mia situazione sia seguita dai servizi sociali, nessuno mi ha fatto sapere niente. Alla fine ho deciso di occupare abusivamente. Mi sono informata su come fare e appena sono arrivata ho fatto richiesta per la voltura e me l’hanno concessa. Solo che una volta arrivati i poliziotti mi hanno tolto il contatore e adesso sono senza luce, ma acqua e gas li ho perché i contatori erano dentro”.
“Ora sono qui con mia figlia senza mio marito. Purtroppo in passato ha avuto guai con la legge e quindi per non compromettersi ulteriormente non è con me. Noi vogliamo pagare, ci va bene anche una stanza, ma è giusto che i miei figli abbiano un tetto. Mio marito è operaio a chiamata, ma per il suo passato viene visto con un occhio diverso. Se mi cacciano devo tornare a vivere per strada con la gente che mi prende per tossica, ma in realtà sono pulita al 100%”.