Il Tar Puglia ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comitato “Per un parco verde di quartiere alle ex Casermette: Capozzi e Milano” e alcune associazioni ambientaliste contro il progetto del nuovo Parco della Giustizia di Bari.
“Sono gli stessi ricorrenti, nel lamentare i danni che deriverebbero dalla realizzazione del Polo della Giustizia nell’area attualmente occupata dalle dismesse caserme Capozzi e Milano, in termini di erosione di verde pubblico, di traffico indotto dalla prevista destinazione dell’area in questione e di problemi logistici determinati dall’esecuzione delle opere non contestare specificamente gli atti della gara, di cui hanno impugnato il bando – scrivono i giudici nella sentenza -. Il ricorso, invece, riguardava solo la variante al piano regolatore che allo stato non risulta neppure adottata, perciò è evidente che l’interesse in questione si palesa come futuro ed eventuale, come tale, non idoneo a sostanziare la condizione dell’azione rappresentata dall’interesse a ricorrere”.
“Ove poi nella specie si voglia ritenere bastevole a radicare l’interesse a ricorrere, correlato ad una lesione, la mera decisione di localizzare il Polo della Giustizia nell’area in questione, il ricorso non sarebbe comunque ammissibile ed anzi dovrebbe dichiararsi tardivo e in parte inammissibile perché la decisione di localizzare il Parco della Giustizia presso l’area occupata dalle caserme dismesse Capozzi e Milano nella zona Carrassi è stata assunta con una lunga serie di provvedimenti, adottati ben prima del bando di concorso”.