Le condizioni di Paolo, il 64enne di Molfetta che vive da 11 anni con diversi problemi e il catetere, sono peggiorate. Ieri Barbara, l’unica persona della quale si fida, insieme all’ex amministratore di sostegno l’ha accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Molfetta, dove l’uomo è stato visitato in pochi minuti e rispedito a casa. Non essendo parenti alle due accompagnatrici non sono state riferite le condizioni di Paolo, per il quale il medico curante ha già richiesto il ricovero. La situazione peggiora in maniera vistosa.
Dopo il nostro primo servizio, quello in cui abbiamo mostrato i rapporti tesissimi tra Paolo e il vicinato – per fortuna migliorati da quel giorno – la situazione è stata presa in carico delle istituzioni competenti. Per meglio dire, è stata presa in carico in maniera più risoluta. Del resto, la storia dell’uomo, soprannominato “Cefalo”, è nota a tutti da anni. Eravamo venuti a conoscenza di Paolo perché accusato di aver maltrattato il suo cane. L’assessore comunale competente, costantemente aggiornata su quanto sta accadendo, ci ha informato della decisione del giudice tutelare, presa il 14 agosto scorso: Paolo sarà accolto in una struttura.
C’è già la disponibilità. Il vero problema è che l’amministratore di sostegno, ora in ferie, ha dato la sua disponibilità dalle 10 alle 12 del prossimo 2 settembre. È evidente che Paolo non può aspettare fino ad allora e per questo si sta cercando una soluzione, magari un delegato che possa presenziare al trasferimento al posto dell’amministratore di sostegno. In queste ora può cambiare tutto da un momento all’altro. Intanto un medico ha accettato di visitare l’anziano a domicilio per cercare di capire quale siano le sue condizioni. Siamo certi si riuscirà a trovare la soluzione migliore per assicurare a Paolo l’assistenza e le cure necessarie.