È morto ad 89 anni il pittore barese Gennaro Picinni. Era nato a Bari il 20 luglio del 1933 e dopo un esordio astrattista negli anni ’50 entrò a far parte dei ‘pittori del Naviglio’ a Milano, assieme Crippa, Fontana ed altri.
La sua cifra stilistica acquisita negli anni gli è valsa il soprannome di ‘Fiammingo delle Puglie’. Alcuni dei suoi dipinti a tema religioso fanno parte del patrimonio artistico dei Musei Vaticani.
“Bari piange la scomparsa di un suo figlio illustre, il maestro Gennaro Picinni, artista amatissimo nella sua terra, apprezzato anche a livello nazionale e internazionale – commenta il sindaco di Bari appresa la notizia della scomparsa -. La sua feconda carriera artistica, sbocciata nel 1950 all’interno de I pittori del Naviglio, un gruppo di creativi affascinati dall’astrattismo come interpretazione della complessità del reale, ci ha donato nel tempo opere immaginifiche e potenti, realizzate con una originale combinazione di forme, colori e linee. Profondamente legato alla sua città, il maestro ha donato al Comune di Bari due medaglioni che ricordano il bicentenario della fondazione della Bari moderna, ed è dello scorso mese di luglio la delibera con la quale la giunta ha accettato un ulteriore dono dell’artista, la tela Murat Avatar, che a breve sarà esposta nelle sale di Palazzo di Città”.
“Al talento di Picinni dobbiamo anche diversi quadri che celebrano il Teatro Petruzzelli e la decorazione di alcune delle porte dell’Arena della Vittoria in occasione dei Giochi del Mediterraneo del 1997, quando l’artista condivise l’idea dell’amministrazione comunale di impreziosire uno degli impianti sportivi simbolo della città – conclude Decaro -. Oggi perdiamo un artista originale e prolifico, capace di reinventare con la sua sensibilità luoghi e soggetti per noi familiari, rendendoli unici. A sua moglie e ai suoi familiari giunga l’abbraccio affettuoso della città”.