Associazione a delinquere. furto, ricettazione e riciclaggio. Con questa accuse la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 60 persone. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli imputati avrebbero creato un sistema illegale di compravendita di auto, grazie all’agevolazione dei dati forniti da due impiegati della Motorizzazione Civile di Bari, Francesco Di Tullio di 66 anni e Giovanni Selvaggi di 64 anni.
Tra gli indagati anche i dipendenti della Motorizzazione, Antonietta De Rosa e il 56enne Girolamo Giove che rispondo di accesso abusivo al sistema informatico. In qualità di operatori muniti delle credenziali di accesso al sistema protetto, avrebbero fatto accesso alla banca dati, su sollecitazione di Di Tullio, per ricavare dati anagrafici e residenza degli intestatari dei veicoli. Di Tullio, invece, risponde anche di essere partecipe della presunta associazione per delinquere capeggiata, secondo l’accusa, dal 54enne barese Giuseppe Signorile.
Il gruppo criminale era composto anche da malviventi specializzati nel furto di auto. Furti che sono stati commessi in tutta la provincia di Bari. Le auto sarebbero state poi ricettate e riciclate attraverso la soppressione dei dati identificativi originali. Una volta trasferiti i dati identificativi di altre vetture incidentate o malandate, le auto rubate venivano messe sul commercio.